Fede sul mancato accordo centrosinistra-M5s: “E’ calata la maschera sulla politica sambenedettese”

“Alla fine dello spettacolo calano le maschere: l’accordo a San Benedetto non si è fatto, solo Serafino Angelini ha mostrato senso di responsabilità e un amore per la città superiore ai suoi interessi personali. Questo sarà il suo valore aggiunto come candidato sindaco. Più che “è calato il sipario” ieri sera alle 21 “è calata la maschera” della scena politica sambenedettese”. Lo sostiene il senatore Giorgio Fede in merito ad una possibile convergenza tra centrosinistra e M5s per la candidatura di Francesca Pulcini.

“Senza realmente essersi mai seduto ad un tavolo congiunto, (a cui non si è mai presentato), Paolo Canducci ha disertato per l’ennesima volta qualsiasi tavolo di trattativa allargato. Intendiamoci, scelta personale assolutamente legittima ma facciamo chiarezza e non parliamo della ricerca di una unitarietà che vada oltre la propria autocandidatura. Bisogna essere sinceri con gli elettori e non nascondersi dietro il solito giochetto di parole di una politica esclusivamente autoreferenziale”.

”Sempre per quella chiarezza troppo spesso professata e mai praticata, apprezziamo il confronto a cui il PD locale si è sottoposto, ma in questo percorso è mancata sempre una parola chiara sulla reale disponibilità ad un confronto paritetico, ad un “SÍ” netto nel mettere sul tavolo anche la propria posizione personale nella condizione minima di ogni trattativa, quella di mettere in discussione tutti le proprie proposte personali per valutarne una nuova e frutto di una reale condivisione comune” spiega.

“Purtroppo l’accordo tra forze progressiste con un candidato sindaco “esterno” non è andato in porto ma da forza politica responsabile era giusto provarci, era giusto essere aperti e disposti a mettere da parte gli interessi personali. Il nostro Serafino Angelini lo ha fatto, dando la disponibilità a ritirare la propria candidatura per cercare un’alleanza più ampia per il bene di San Benedetto, ma prendiamo atto che le altre forze politiche hanno lasciato cadere la proposta (seppur con modalità profondamente diverse”

“Per questo onestà intellettuale mi impone di ammettere che una parte importante del percorso è stata praticata con il PD, sia pur interrotto bruscamente e a mezzo stampa alla prima interlocuzione sul candidato, ma con Canducci non si è mai riusciti nemmeno a iniziare. Lascio il giudizio finale agli unici deputati a farlo, i cittadini sambenedettesi, che il 5 ottobre esprimeranno la loro valutazione finale, di cui tutti dovremo prendere atto. Evidentemente ha prevalso altro rispetto alla reale volontà di cambiare in meglio la nostra città, con un’alleanza che avrebbe avuto chance di vittoria superiori”

“Per noi di fatto cambia poco, come lo eravamo prima siamo pronti ora a rivestire il nostro ruolo in campagna elettorale. Ci presentiamo al voto con la consueta trasparenza e con la consapevolezza di non esserci mai sottratti al confronto in maniera ambigua, mai nascondendoci  dietro a ruoli di posizione, alla tutela di candidature personalistiche o dietro ai soliti nomi della solita vecchia politica da cui chiedevamo solo un distacco ed una marcata discontinuità” dice l’esponente M5s.

“Per questo non posso che esprimere un grazie a Serafino Angelini per il suo equilibrio e la sua maturità, così come ringrazio Francesca Pulcini per la sua disponibilità, ma ora avanti tutta con la campagna elettorale da candidato sindaco, per rappresentare quell’elettorato che non ha perso la speranza di migliorare la città e che capisce l’importanza di eleggere persone che abbiano mostrato con atti concreti di mettere al primo posto questo obiettivo” conclude.

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