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FOCUS GIRONE: scopriamo la Spal
La S.P.A.L. 2013, il cui acronimo sta per Società Polisportiva Ars et Labor, è la principale società calcistica italiana con sede nella città di Ferrara. Il club originale venne fondato nel 1907 e fu rifondato nel 2005 mediante il Lodo Petrucci in seguito al fallimento del precedente assetto societario. Anche questa seconda società non riuscì però nel 2012 a ripresentare l’iscrizione alla propria categoria di competenza, fallendo nuovamente. Nella sua storia la SPAL ha partecipato a 21 edizioni del massimo campionato italiano, a 23 della Serie B e a ben 48 campionati di Serie C (tra C1 e C2).
Colori sociali: bianco e azzurro
Storia: il nucleo originale di quella che sarebbe poi divenuta la SPAL vide la luce nel 1907 per iniziativa di un sacerdote salesiano, Pietro Acerbis, all´epoca direttore dell´oratorio ferrarese di via Coperta. Questi fondò un circolo religioso-culturale dal nome Ars et Labor che successivamente divenne “Circolo Ars et Labor” e aggiunse alle attività artistiche anche quelle sportive. I colori sociali adottati furono il bianco e l´azzurro, ovvero quelli dello stemma della congregazione dei Salesiani. La sezione calcistica fu istituita nel 1912, quando il ramo sportivo si staccò dall´oratorio e si costituì in “Società Polisportiva Ars et Labor”. Inizialmente la squadra di calcio fu conosciuta con il nome di Associazione Calcio Ferrara. Si dovette attendere il 1919 e la fine della Grande Guerra perché anche la sezione calcistica uniformasse il suo nome a quello di tutta la polisportiva. La prima partita di calcio ufficiale giocata con la denominazione attuale fu SPAL – Triestina 1-4, 16 giugno 1919. Tra il 1920 e il 1925 la SPAL militò in Serie A: in quel periodo il suo massimo risultato fu la semifinale del campionato nazionale (1922), persa contro la Sampierdarenese. Retrocessa nel 1925, non entrò nella composizione della Serie A a girone unico nel 1929 e fu assegnata al campionato di Serie B. Da quel momento, e per più di un decennio, la SPAL andò incontro a una lunga storia di retrocessioni, cambi di nome e, perfino, di colori sociali. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1946, si tornò al bianco-azzurro e al nome SPAL sotto il nuovo presidente Paolo Mazza, che successivamente i giornalisti sportivi ribattezzeranno il Mago di campagna. La SPAL tornò in Serie B e con Mazza cercò di ritornare in Serie A, impresa che apparve complicata ma che non impedì al suo presidente di piazzare molti giovani promettenti . Nel 1951 la SPAL con Antonio Janni allenatore e Giovanni Emiliani capitano, vince il campionato di Serie B ed ebbe accesso per la prima volta alla Serie A a girone unico, per l´occasione inaugurando il suo nuovo stadio, il Comunale. Il quindicennio successivo vide la SPAL alla ribalta del calcio nazionale anche se nel 1954 venne costretta agli spareggi ma riuscì a salvarsi condannando il Palermo con le reti di Bernardin e Olivieri. Nel 1955, benché retrocessa, venne ripescata per illecito sportivo di Udinese e Catania. Il campionato 1959/60 è quello del migliore piazzamento in assoluto nella Serie A, ovvero il quinto posto finale in classifica. Nel 1962 la SPAL raggiunse la finale di Coppa Italia, perdendo contro il Napoli, allora militante in Serie B. Dopo tredici anni consecutivi la SPAL retrocede in Serie B nel 1964. Il campionato di Serie B 1964-65 valse una pronta risalita in Serie A per i biancoazzurri.
Dopo la Serie B arrivò addirittura la Serie C nel 1969 in uno sfortunatissimo campionato dove Alberto Orlando, su cui poggiavano le speranze di riscossa, si infortunò e giocò solo 6 partite senza realizzare nemmeno una rete. Dopo quattro anni di Serie C la SPAL ritorna in Serie B con una strepitosa rimonta che rimarrà storica. La SPAL, condotta da un vertice impreparato, retrocede di nuovo nel 1977 con Luisito Suarez allenatore, ma ritorna in Serie B nel 1978. Nel 1990 la SPAL ottiene il secondo peggior risultato della sua storia con il decimo posto in Serie C2. Sempre nel 1990 la società viene rilevata dalla Coop Costruttori, una cooperativa di costruzioni del Ferrarese, all´epoca vero e proprio colosso del proprio settore. Nuovo presidente diventa il massimo dirigente della cooperativa stessa, l´argentano Giovanni Donigaglia. Accanto a Coop Costruttori rimangono con quote di minoranza anche parte dei vecchi soci, l´ex presidente Ravani su tutti. Con questa configurazione la Spal di ritrova di colpo ricchissima, con una disponibilità di mezzi finanziari come mai, nella propria storia, era accaduto. Al calciomercato non vengono lesinati sforzi e denaro, ed in due stagioni la squadra ottiene il doppio salto dalla Serie C2 alla Serie B. Arrivati in cadetteria, si sogna il ritorno in Serie A. Non mancano, d´altronde, né l´entusiasmo (sempre 20.000 spettatori nelle partite casalinghe) né le possibilità economiche. Gli ingenti mezzi finanziari profusi non sono però accompagnati dalla necessaria pianificazione. La squadra perciò retrocede subito, nonostante un serrato testa a testa con la Fidelis Andria nell´ultima parte del torneo.
Dopo tre tentativi di immediato ritorno in Serie B il presidente Donigaglia decide per un ridimensionamento degli impegni della Coop Costruttori, e nel 1996 cede contestualmente a Vanni Guzzinati la carica di presidente. Nel 1998, dopo un´ottima partenza ed una crisi di risultati coincisa con un doppio lungo infortunio del bomber Cancellato, con i play-off sfumati solo all´ultimo, la squadra giunge comunque alla vittoria della Coppa Italia Serie C. I successivi sono campionati piuttosto anonimi: il giocatore più interessante di quel periodo fu certamente Sergio Pellissier, giunto per 2 campionati in prestito dal Chievo.
Nel 2005 fu istituita la Spal 1907. La squadra fu iscritta al campionato di 2005-06. La stagione 2004-05 è amara: la panchina viene affidata a Massimiliano Allegri. A causa della profonda crisi societaria non è possibile investire per potenziare la squadra. La stagione si conclude con il nono posto in campionato. La successiva estate la gloriosa vecchia Spal viene esclusa da tutti i campionati a causa del fallimento societario dovuto ad un dissesto finanziario. Dopo una prima stagione partita in ritardo a seguito della riammissione grazie al Lodo Petrucci, in cui si è ottenuta una stiracchiata salvezza, nei due successivi campionati vengono allestite formazioni con l´intento di puntare alla promozione in C1. Al termine della stagione 2008-09 la SPAL si classifica al sesto posto. La stagione 2009-10 dei biancazzurri non parte nel modo migliore, complici anche alcune discutibili scelte di mercato come la cessione dell´attaccante-rivelazione Arma dopo la seconda giornata di campionato, rimpiazzato soltanto un paio di mesi dopo con lo svincolato centravanti Giacomo Cipriani. Il 13 luglio viene esclusa dal campionato 2012-13 per problemi economici e il 16 luglio non presenta ricorso. A seguito dell´esclusione della società Spal 1907 dai campionati, il Sindaco di Ferrara invita tutti i soggetti potenzialmente interessati alla ripartenza del calcio a Ferrara a presentare una dichiarazione comprendente il proprio business plan. L´unica cordata a farsi avanti è quella creatasi attorno alla figura dell´imprenditore sammarinese Oreste Pelliccioni. La nascitura società prende il nome di Real Spal e chiede l´affiliazione alla Serie D. Le prime giornate sono un saliscendi a livello di prestazioni, con la squadra che fa solo intravvedere a tratti le proprie reali potenzialità. La squadra termina in modo negativo il campionato, mantenendo la categoria. Il 12 luglio 2013, su forte pressione del Sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, avviene la fusione tra Spal e Giacomense, con quest’ultima che acquista il marchio storico della Spal e si trasferisce a giocare al Paolo Mazza con il nuovo nome di S.P.A.L. 2013. La Spal torna così ufficialmente inserita in Lega Pro Seconda Divisione. Nell’ultimo campionato si posiziona al sesto posto e accede direttamente al campionato di Lega Pro 2014/2015.
Squadra: il nuovo tecnico degli emiliani è l’ex giocatore bianconero Oscar Brevi. L’ex difensore dovrebbe disporre i suoi con il modulo 4-2-3-1, facilmente trasformabile in altre tipologie di moduli. La squadra presenta diverse individualità interessanti tra cui il brasiliano Togni, lo scorso anno ad Avellino e con un passato nel Pescara. Tra i giocatori che avranno il compito di guidare i tanti giovani presenti nella rosa biancoazzurra ci sono i difensori Daniele Gasparetto, ex Cittadella e Padova e Nicholas Giani, che vanta un lungo trascorso con il Vicenza.
Obiettivo stagionale: mantenere la categoria, con lo scopo di valorizzare i giovani.
Stadio: lo stadio Paolo Mazza è un impianto calcistico di Ferrara. In funzione dal 1928, ospita le partite interne della SPAL . Intitolato a Paolo Mazza, è il quinto impianto italiano più vecchio ancora in funzione. La capienza iniziale si aggirava attorno ai 4 000 posti. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, lo Stadio venne ampliato ad una capienza di circa 25 000 posti. Negli anni successivi tutti i settori vennero ristrutturati: prima la nuova Tribuna coperta, poi la Curva Ovest che fu ampliata ed anch’essa coperta. La capienza attuale dell’impianto è di circa 7.000 posti.
Fabio Nazzari
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