FOCUS GIRONE: scopriamo l’Ancona

Da oggi conosceremo nel dettaglio la storia, gli obiettivi stagionali e tanto altro sulle squadre avversarie dell’Ascoli Picchio F.C. 1898 nel prossimo campionato di Lega Pro girone B. Oggi è il turno dell’Ancona, squadra marchigiana che viene da un passato contraddistinto da due fallimenti nell’ultimo decennio. Da sempre squadra rivale dell’Ascoli, in questa stagione torna a disputare un campionato professionistico dopo quattro anni passati trai dilettanti. 

Colori sociali: bianco e rosso

Storia: L’Unione Sportiva Anconitana, venne fondata nel marzo del 1905 in un piccolo magazzino del Teatro delle Muse. In quegli anni il calcio ancora non era diffusissimo e furono i marinai inglesi che approdavano al porto di Ancona a dare il via ad una pratica più convinta di questo gioco, ma la sua diffusione ad Ancona è legata anche ad un giovane, Pietro Recchi che un giorno, trovandosi a Liverpool per lavoro, ebbe l’occasione di assistere ad una partita di football e se ne innamorò. Decise allora di acquistare magliette rosse e calzoncini bianchi (probabilmente perché quelli erano i colori sociali del Liverpool) e, ritornato ad Ancona, vestì così la sua squadra. Le prime partite di un certo rilievo furono disputate con i marinai inglesi presenti ad Ancona e il primo incontro reso noto dalle cronache cittadine è datato 19 febbraio 1911, partita disputata tra l’Anconitana e la squadra del piroscafo inglese “Britagna” terminato con un pareggio. Solo nel 1921-22 debuttò nel campionato di Massima Serie (allora denominato Prima Divisione). Il 12 luglio 1932 la S.S. Ancona si fuse con la S.S. Emilio Bianchi di Ancona formando così la U.S. Anconitana-Bianchi. Nella stagione 1936-37 l’Anconitana-Bianchi raggiunse per la prima volta la Serie B, dopo aver vinto il campionato di Serie C. Nella stagione 1938-39 vinse la Coppa Italia Centrale. Per circa 70 anni poi l’Ancona militò tra Serie B, Serie C e Serie D, fino al 1991-92 quando la squadra conquistò la prima storica promozione in Serie A. La militanza in massima serie fu però breve, infatti la squadra retrocesse l’anno seguente. Nel 1993-1994 l’Ancona arrivò alla sua prima finale di un torneo importante: la Coppa Italia. In finale incontrò la Sampdoria di Gullit, Mancini e Platt e dopo un onorevole 0-0 conquistato in casa dovette soccombere per 6-1 a Genova. Nel 1997-98 la squadra rischiò il fallimento, quando retrocesse in C1. Riguadagnò poi la Serie B nel 1999-2000 al termine di una partita al cardiopalma. L’11 giugno 2000 andò in scena allo stadio Curi di Perugia la finale play-off tra i dorici e gli eterni rivali dell’Ascoli, una partita assolutamente vietata ai deboli di cuore. La partita si concluse a reti inviolate nei 90′ regolamentari, quindi si andò ai supplementari. L’Ascoli si portò in vantaggio al 100’ con Baggio, facendo sprofondare all’inferno i tifosi e la squadra dorica. Al 118′ del secondo tempo supplementare però, a soli 2′ dalla fine della partita, l’Ancona trovò un incredibile pareggio siglato da Mirko Ventura. I tifosi dorici esplosero dalla gioia e al fischio finale iniziò la festa biancorossa, per la promozione dell’Ancona in Serie B, dovuta al miglior piazzamento ottenuto nell’arco dell’intero campionato rispetto ai bianconeri. Nel 2002-03, sotto la guida dell’esperto Luigi Simoni l’Ancona ottenne la sua seconda promozione in Serie A. Nella stagione 2003-2004 partecipò al Campionato di Serie A, e nonostante una squadra composta da buoni giocatori come Goran Pandev, Dino Baggio, Maurizio Ganz, Dario Hubner, Milan Rapaic, Christian Bucchi, Paolo Poggi e Mario Jardel, retrocedette subito in serie B racimolando appena 13 punti in 34 giornate.

Subito dopo la clamorosa retrocessione la società guidata da Ermanno Pieroni fallì e venne sostituita dalla A.C. Ancona (gestita dalla famiglia anconetana degli Schiavoni e a partire da ottobre 2007 dalla società Terzo Tempo srl), che usufruendo del Lodo Petrucci riuscì a ripartire dalla C2. Seguirono anni travagliati, sia dal punto di vista dei risultati che dal punto di vista organizzativo. Dopo il cambio della guardia con Terzo Tempo Srl a partire dall’ottobre 2007 con le dichiarazioni della società riguardo alle rinnovate ambizioni di Serie B, la situazione sembrò prendere una piega favorevole nei match successivi. Conquistato l’accesso ai play-off, l’Ancona batté meritatamente in finale il Taranto e ottenne così la promozione in Serie B. Nel campionato 2008-2009 in B l’Ancona riuscì a conquistare la salvezza attraverso i play out con il Rimini, mentre nella stagione 2009-2010, dopo aver lottato per la promozione durante il girone di andata, la squadra si classifica al 17º posto, conquistando la salvezza diretta. L’anno seguente l’Ancona non riesce ad iscriversi al campionato di Serie B e scompare dal calcio professionistico. A quel punto l’amministratore delegato Enrico Petocchi iscrive la società In Terza Categoria, per tenerla così in vita, con il solo scopo di incamerare i crediti fermi in Lega che si sarebbero sbloccati solo nella stagione successiva. Tuttavia, il 16 ottobre 2010, non presentandosi per la quarta volta ad una partita di campionato, l’A.C. Ancona è stata definitivamente radiata dal Campionato di Terza Categoria Marche e dalla Figc, con la conseguenza di non poter mai più giocare in nessun campionato di calcio italiano. Nel frattempo, durante l’estate, il Piano San Lazzaro (squadra di un quartiere dorico militante in Eccellenza) cambia denominazione in Ancona 1905. Nella stagione 2010/2011 l’Ancona 1905 conquista la Coppa Italia Regionale contro il Tolentino e la Coppa Italia Nazionale giocatasi a Roma contro il Città di Marino, conquistando la serie D. Dopo tre campionati consecutivi di Serie D, lo scorso anno i dorici sono riusciti a far ritorno tra i professionisti classificandosi al primo posto del proprio girone.

Squadra: la guida tecnica è affidata a mister Giovanni Cornacchini, fanese doc ex calciatore di Bologna, Perugia e Milan tra le altre. Nella scorsa stagione ha guidato l’Ancona verso la Lega Pro, conquistando la matematica promozione con tre giornate d’anticipo. Allenatore cinico che opta per il modulo 4-2-3-1. La squadra è ancora da completare con qualche ritocco da effettuare in alcuni reparti. Tra i nomi che spiccano ci sono quelli di due marchigiani: Paponi e Tulli. Il primo, nativo di Ancona, è un calciatore di valore indiscusso che però non ha mai trovato continuità nelle squadre in cui ha militato tra Serie A e B. Tulli invece viene da Fermo e ha disputato campionati di Serie C e B. Ultima stagione a Vicenza con 27 presenze e 6 reti. Nel reparto offensivo anche il portoghese Tavares. Diversi giovani interessanti completano la rosa dei dorici: Parodi dal Torino (classe 95’ mezzala), Cilloni dal Modena (classe 94’, difensore) e Maini dal Bologna (classe 95’difensore), oltre agli alti giovani emergenti del posto.

Obiettivo stagionale: Salvezza da raggiungere il prima possibile.

Stadio: “Del Conero” (capienza 14925). Lo stadio si trova nella zona sud di Ancona nell’area denominata Parco del Conero dal quale deriva anche il nome vista anche la vicinanza del Monte Conero. L’impianto dista poco più di 3 km dal casello di Ancona Sud, a circa 5’ minuti dal centro della città e a 1 km dalla vicinissima stazione di Passo Varano. Il Del Conero è stato inaugurato il 6 Dicembre 1992 in occasione della partita Ancona-Inter 3-0, valida per la 12esima giornata del campionato di serie A 1992/93.

Fabio Nazzari

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