Fondi UE, il colore della virtù

Tiene banco in queste ore la diatriba tra il virtuosismo o meno della Regione Marche nell’ultilizzo dei fondi UE. Prologo acceso delle prossime regionali alle porte. Prime schermaglie politiche per alimentare il dibattito. Con l’epilogo dell’Epifania arriva il pensiero di David Sassoli. Il Presidente del Parlamento europeo ha elogiato le Marche per l’utilizzo dei fondi UE. Nel comunicato risalta la frase: “…altre regioni dovrebbero prendere esempio dalle Marche“. La frase e il tema arrivano dopo diversi giorni di tam tam mediatico. Negli ultimi giorni infatti sempre più titoli di giornali denotavano lo scarso utilizzo dei fondi europei. La replica di Sassoli arriva direttamente da Pesaro dove il Presidente partecipava all’inaugurazione della Sonosfera.

Fondi UE tra virtuosismo e non

Diversi protagonisti della scena politica locale segnalano il loro pensiero sui fondi UE. Per molti, le Marche sono maglia nera in Italia nell’utilizzo. Il deputato di Fratelli d’Italia Francesco Acquaroli ed il senatore Francesco Battistoni di Forza Italia lo sostengono analizzando le righe del Sole 24 Ore. Alle dichiarazioni, replica Giovanni Gostoli il segretario regionale PD. Le Marche sono tra le regioni più efficienti in Italia. Le Marche hanno raggiunto l’obiettivo di spesa del 2019 previsto dall’Unione europea per il Por Fesr 2014/2020 già nel mese di maggio 2019. Di uguale parere anche Manuela Bora, assessora regionale alle Politiche comunitarie. La classifica pubblicata dal quotidiano economico mette a confronto programmi operativi, Por e Pon, che hanno avuto assegnate risorse in tempi diversi.

La classifica del Sole 24 Ore

Per quanto riportato dal quotidiano Il Sole 24 ore, le Marche si classificano all’ultimo posto per il Fesr. La nostra Regione è fanalino di coda perché ha speso poco più di 120 milioni di euro a fronte di 585,4 milioni assegnati: solo il 20,57%. Nel complesso il Sole 24 Ore conferma che nel 2019, tutti i programmi regionali e nazionali hanno raggiunto l’obiettivo di spesa per evitare il disimpegno. I programmi che hanno superato la soglia del 40% nella certificazione delle spese rispetto alla dotazione complessiva dei fondi sono cinque. Il Por Piemonte del Fondo sociale sfiora il 50 per cento. A seguire Fesr Emilia Romagna destinato alla formazione dei giovani che non studiano e non lavorano, Fse Lombardia e Fesr Toscana. Il Por Fesr della Basilicata si classifica tra le prime dieci posizioni e come prima regione del Mezzogiorno. Solo due regioni, Emilia Romagna e FriuliVenezia Giulia, si piazzano nelle prime dieci con entrambi i programmi (Fse e Fesr).

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