Furti e rapine in abitazioni, stroncata banda di pericolosi criminali albanesi

Stroncata una banda di pericolosi criminali albanesi specializzata in furti e rapine in abitazione e assalti in villa nell’osimano e nella Val Musone. L’operazione è stata condotta dai carabinieri del NORM della Compagnia di Osimo agli ordini del Maggiore Raffaele Conforti e guidati dal Luogotenente C.S. Luciano Almiento: questa mattina i militari, prima che venissero scarcerati, hanno notificato in carcere ai tre albanesi l’ordinanza di custodia cautelare coercitiva per associazione a delinquere finalizzata alla commissione continuata di rapine in villa e furti in abitazione.

Questo il capo d’imputazione dell’Ordinanza emessa in data 10 maggio u.s. dal Tribunale di Ancona – Sezione dei Giudici per le indagini preliminari e per l’udienza preliminare, a firma del G.I.P. Dott. Antonella Marrone: “Indagati per il delitto p. e p. dall’art. 416 commi 1, 2, 3 c.p., perché si associavano tra loro allo scopo di commettere un numero indeterminati di delitti contro il patrimonio, segnatamente furti e rapine in appartamento”.

Si tratta dei fratelli Pjestri Dorian, nato in Albania, classe 1992, residente a San Benedetto del Tronto, celibe, nullafacente, pluripregiudicato e Pjetri Kenado, nato in Albania, classe 1996, domiciliato a San Benedetto del Tronto  celibe, nullafacente, pregiudicato; nonché del loro capo CILI Jetmir, nato in Albania, classe 1993, residente a San Benedetto del Tronto, celibe, nullafacente, pluripregiudicato per reati specifici contro il patrimonio e sottoposto all’obbligo di firma giornaliera presso la Stazione CC di San Benedetto del Tronto.

I tre banditi albanesi erano già stati bloccati, ammanettati, tradotti e rinchiusi nel carcere di Ancona-Montacuto il 10 febbraio 2018 allorquando erano stati tratti in arresto in flagranza di reato dagli stessi Carabinieri di Osimo, poiché autori dell’ennesimo furto in abitazione commesso quella volta a Loreto, sorpresi in flagranza di reato alle 19 circa, mentre si allontanavano dall’abitazione di un 47enne, abitante in quella via Vittorio Veneto, recuperando nella circostanza tutti i monili in oro asportati e ben occultati in una cavità ricavata nell’abitacolo della loro autovettura, una Mercedes classe A di colore celeste.

Le successive perquisizioni eseguite presso i loro domicili in San Benedetto del Tronto e Porto d’Ascoli aveva permesso agli investigatori osimani di rinvenire ulteriori monili in oro ed orologi di ingente valore, asportati sempre da furti in abitazione, in parte già restituiti alle vittime.

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