SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Voterò contro la nomina del nuovo presidente del Consiglio comunale, anche se fosse espressione di Forza Italia”, sbotta Bruno Gabrielli, ex presidente del Consiglio comunale di San Benedetto del Tronto.

“L’elezione del nuovo capo del consesso civico – tuona Gabrielli – è un atto che ritengo illegittimo, perché arriverà dopo la revoca del sottoscritto, che è stata votata sulla base di motivazioni in parte false. Se votassi la nomina sarebbe come legittimare la mia revoca”.

Il sostituto di Gabrielli verrà eletto nel prossimo Consiglio comunale, sembra il 27 maggio. Tanti pretendenti: oltre ai forzisti Valerio Pignotti e Stefano Muzi, il capogruppo di Fdi Gianni Balloni e i fedelissimi del sindaco Piunti, Giovanni Chiarini e Pierfrancesco Troli, ma anche Antimo Di Francesco del Pd.

Gabrielli sta diventando una spina nel fianco dell’amministrazione comunale. La sua battaglia è cominciata con la richiesta di accesso agli atti del project financing della piscina comunale e del regolamento delle affissioni pubbliche. Questo fa supporre che nel mirino siano finiti, in particolare, l’assessore ai lavori pubblici, Andrea Assenti, e il capogruppo del Pd, Antimo Di Francesco.