"Giovani Azzurri, non fatevi usare da Celani", Raffaele Rossi risorge dalle ceneri
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dal buen retiro riappare Raffaele Rossi (nella foto di copertina con Ignazio La Russa e Giacomo Massimiani di Fdi), già consigliere del Pdl a Grottammare e in Provincia. Rossi si è ritirato dalla politica, deluso dai modi poco galanti di quello che rimane dell'”arte di governare”. A fare uscire dal buen retiro l’ex Pdl è stato lo scontro che si sta consumando in Forza Italia, conseguente la mancata elezione in Provincia dell'”azzurrino” Valerio Pignotti. Un episodio che ha portato il gruppo consiliare forzista di San Benedetto del Tronto a sfiduciare la consigliera Mariadele Girolami.
Più di un politico è intervenuto per solidarizzare con Pignotti e cannoneggiare i sindaci Pasqualino Piunti (San Benedetto del Tronto) e Guido Castelli (Ascoli Piceno), accusati di essere i manovratori occulti delle elezioni provinciali del centrodestra e della “gambizzazione” di Pignotti. Su sanbenedettonews.it ha registrato molti consensi l’intervista al consigliere forzista nella Regione Marche Piero Celani. Ma sono state proprio le dichiarazioni di Celani a fare risorgere dalle ceneri Raffaele Rossi, che è uscito dal buen retiro per raccontare un’altra storia.
“Nel 2014 – tuona Rossi – non fui eletto in Provincia, a causa dell’intervento dello stesso Celani su alcuni consiglieri di San Benedetto e di Grottammare. I voti furono dirottati su altri candidati che non rappresentavano nessuno dei due Comuni. Dopo il siluramento né il sottoscritto né i vertici di Forza Italia chiesero o addirittura dimisero nessuno”.
Una “torta” speciale per il compleanno di Raffaele Rossi
Continua l’ex consigliere del Pdl: “A distanza di due anni, quando da beneficiario si passa a vittima dello stesso “giochino”, chi perde incita i vertici locali di Forza Italia a processare e giustiziare “i traditori”.
La strategia in modo più o meno celato si attribuisce a Castelli e Piunti, ed il “Gastone della Politica” troppo debole politicamente per potersi confrontare con i due sindaci lascia che venga usato come capro espiatorio Mariadele Girolami, per celare la sua posizione debole nel partito che ha generato la sconfitta.
A parte la mancanza di stile che si denota, l’auspicio è che i giovani di Forza Italia non si facciano usare, da chi, in anni di politica pur potendo sciorinare un curriculum di un certo livello, deve il suo successo solo alla Dea Bendata, considerato che la fortuna non si può trasferire in alcun modo”. Conclude Rossi: “A seguire certi politici c’è ben poco da apprendere, anzi si rischia solo di essere strumentalizzati per nulla”.
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