Gli occhi della tigre per raggiungere la salvezza

Padella Ascoli Picchio

ASCOLI PICENOSi riparte da qui. Dalla fine. Da quel salvataggio che vale come un gol. Che pesa come un gol. Il Venezia parte in contropiede in netta superiorità numerica, l’Ascoli è sbilanciatissimo e nessuno riesce a recuperare. Sembra fatta, i tifosi lagunari in curva nord già esultano. Ma sulla linea c’è Emanuele Padella. Un intervento prodigioso, a inchiodare il risultato sul 3-3 e a evitare all’Ascoli un’altra beffa casalinga dopo quella contro il Frosinone. Il centrale si rialza. Ed esulta. Come se avesse realizzato un gol. Con gli occhi della tigre.

Gli stessi occhi di Carpani, a segno sotto la Sud e con quel bacio alla maglia da un sapore ascolano che più ascolano non si può. Gli stessi occhi di Favilli, che esulta rabbioso e si toglie un macigno pesantissimo dalle spalle. La squadra c’è, gioca e piace ai tifosi. Il terzo pareggio in tre gare dà continuità agli ultimi risultati. A vedere la classifica ci sarebbe poco da sorridere, con l’Ascoli penultimo con un misero +2 sull’ultima posizione. Ma la distanza dalle altre è davvero irrisoria. Tutte le squadre sono lì, raccolte in una manciata di punti. Chi oggi è in zona playoff tra una settimana potrebbe ritrovarsi in quella playout con un solo passo falso. Guai dunque a gettarsi nello sconforto, il torneo è appena iniziato. E se quello visto nelle ultime uscite sarà l’Ascoli che si vedrà fino al termine del campionato, c’è da mettere la mano sul fuoco che ci sarà da divertirsi.

La squadra prende forma partita dopo partita, la speranza è che la doppietta di ieri di Favilli possa essere solo l’inizio di una stagione importante per l’attaccante bianconero. L’Ascoli ha bisogno dei suoi gol, il Picchio ha bisogno di un giocatore capace di finalizzare le occasioni nell’arco dei 90′. Passo indietro invece per la difesa. Lanni, che non subiva gol da tre gare, ieri ha dovuto ripescare la palla dietro le proprie spalle per ben tre volte. Ma l’impressione è che il match di ieri sia stato l’eccezione alla regola per quanto riguarda il pacchetto arretrato.

Una gara strana, di quelle che ogni tanto si vedono nel calcio. Un Ascoli che finora in casa aveva realizzato appena due gol in 4 partite è riuscito a farne 3 in soli 12 minuti. Un Venezia che finora aveva incassato appena 4 reti in 8 partite (miglior difesa del torneo) ne ha subite 3 in una sola gara. Si poteva vincere, ma alla fine si è anche rischiato di perdere. Il pareggio è il risultato più giusto. La classifica si muove lenta, ma si muove. Ed è questo l’importante. Tutte le squadre sono lì, basta poco per scalare posizioni.

Lo sa la squadra, lo sanno gli allenatori. E soprattutto lo sanno i tifosi, sempre pronti a sostenere i ragazzi dagli spalti. Il popolo bianconero è pronto a un nuovo esodo dopo quello fortunato contro il Cesena. A Terni sarà invasione bianconera. Tutti insieme. Come sempre. Per raggiungere l’obiettivo.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Calcio a 5, il Grottammare mantiene la vetta

Articolo Successivo

La Samb frena, a Meda finisce 1-1 contro il Renate