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Grida, lacrime e tensione: situazione non facile ad Arquata del Tronto
Grida, lacrime, tensione fra i terremotati di Pescara del Tronto che dovrebbero vedersi assegnate oggi le prime 26 casette destinate alla frazione di Arquata rasa al suolo dal sisma.
Doveva essere una giornata di festa, e invece c’è molto nervosismo, sia per il ritardo del notaio, sia per il metodo di assegnazione delle Sae. Sono riuniti a porte chiuse con il sindaco (i giornalisti tenuti fuori) e si sentono urla e pianti.
Rabbia, si diceva. Il notaio incaricato di presiedere al sorteggio delle 26 Sae di Pescara del Tronto, le prime che saranno consegnate nelle Marche, è infatti arrivato in ritardo e gli sfollati che attendono l’assegnazione delle casette si sono innervositi. “E’ da aprile che aspettiamo” brontola qualcuno e qualcun altro protesta: “L’ennesima presa in giro”.
Adesso sembra comunque essere tornata la calma: i terremotati si sono accordati sul metodo del sorteggio per l’assegnazione delle prime 26 soluzioni abitative d’emergenza, le casette in legno. Il sorteggio è ora cominciato alla presenza del notaio e del sindaco Aleandro Petrucci.