I farmacisti marchigiani e le loro richieste ai candidati alla Regione

Andrea Avitabile , presidente di Federfarma Marche ,  si rivolge   ai candidati alle regionali invitandoli a” riconoscere la farmacia marchigiana – 530 in tutto il territorio – come parte integrante dell’assistenza sanitaria  , in piena sinergia con gli altri operatori coinvolti”.

L’invito rivolto a coloro che per i  prossimi anni   gestiranno lo sviluppo e la   salute  dei marchigiani, è “   prevedere investimenti di risorse adeguate e finalizzate ad una sempre maggiore integrazione tra la farmacia e il Sistema sanitario regionale, nel primario interesse del cittadino”.

Ricorda che “anche le  Marche sono  ammesse alla sperimentazione della Farmacia dei servizi ,  significativa  opportunità per il cittadino e le  istituzioni sanitarie locali, sono  già tante le occasioni di sinergia , come ad esempio le campagne di  screening regionali e la distribuzione dei farmaci in Dpc, un servizio da incrementare ”. Il pensiero corre “alle aree interne della nostra regione dove le  oltre 250 farmacie rurali offrono, quotidianamente, un servizio insostituibile in zone in cui molto spesso sono l’unico presidio sanitario rimasto attivo. Un presidio sanitario in cui la figura del farmacista rurale si dimostra in grado di rappresentare il riferimento più affidale per il cittadino ”.

 “Le farmacie marchigiane possono e vogliono fare di più, a servizio dei territori e  delle comunità,    già garantiscono capillare  assistenza nell’intera giornata con un professionista qualificato, pronto  anche ad ascoltare il cittadino – paziente”. Questo , in sintesi il messaggio sottoscritto   anche dal presidente di Federfarma    Ascoli Piceno Gianni D’Aurizio.

“Lo abbiamo dimostrato – sottolinea Avitabile – con l’emergenza Covid-19: quando anche l’accesso agli studi medici e agli ospedali veniva limitato  , le farmacie hanno continuato a presidiare il territorio, rimanendo aperte per un supporto continuativo nei servizi;  come farmacisti siamo consapevoli di avere contribuito al contenimento della pandemia, assicurando anche tranquillità alla popolazione”.

Le voci di Federfarma  sottolineano ”le ultime drammatiche  esperienze hanno confermato quanto le farmacie possono  fare in più: senza aggravio di costi per la Regione e con l’ottimizzazione dei servizi esistenti: a coloro che guideranno la regione Marche ricordiamo che esiste una opportunità concreta di miglior “uso” della rete delle farmacie,   parte integrante dell’assistenza sanitaria sul territorio, in sinergia con gli altri operatori coinvolti”.

Le farmacie marchigiane sono pronte  ad “operare per  la disponibilità  del farmaco  ,  ma anche    favorire l’utilizzo razionale delle risorse , generando risparmio economico in termini di  aderenza alle terapie, con un miglioramento della qualità di vita dei pazienti in cura e  minori costi di ospedalizzazione”.

 La conclusione del messaggio dei titolari delle farmacie marchigiane è lineare ”noi ci siamo, siamo pronti a continuare a garantire sempre il nostro servizio al cittadino ”.

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