I finalisti del Premio Strega 2020 tornano in Palazzina Azzurra

premio strega

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – I finalisti del Premio Strega 2020 tornano in Palazzina Azzurra. Precisamente, sabato 20 giugno alle 21.30.

Segnata da necessarie limitazioni, la 74ª edizione del Premio Strega approda anche in Riviera delle Palme, in ottemperanza a quella che ormai può considerarsi una vera e propria tradizione sambenedettese.

Sei, i finalisti. Si tratta di Gianrico Carofiglio con “La misura del tempo” (Einaudi), Gian Arturo Ferrari con “Ragazzo italiano” (Feltrinelli), Daniele Mencarelli con “Tutto chiede salvezza” (Mondadori), Valeria Parrella con “Almarina” (Einaudi), Sandro Veronesi con “Il colibrì” (La nave di Teseo) e Jonathan Bazzi con “Febbre” (Fandango). Alla consueta cinquina si va ad aggiungere un sesto, edito da una casa “medio-piccola”: nel caso specifico, parliamo di Jonathan Bazzi. La finale avrà luogo giovedì 2 luglio presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, a Roma.

La Palazzina Azzurra metterà a disposizione 70 posti a sedere. L’accesso e l’uscita del giardino saranno consentiti esclusivamente dal cancello nord su Viale Olindo Pasqualetti, con percorsi di separazione dei flussi opportunamente delimitati. Tutti i posti ovviamente verranno assegnati tramite prenotazione. Per tutti coloro che non avranno la possibilità di prenotare la platea, verrà fornita una diretta tramite maxischermo, posizionato nella parte del giardino antistante la ferrovia. Oltre a ciò, verrà effettuata una diretta streaming su facebook e canale youtube.

«Ringrazio Mimmo Minuto e I Luoghi della Scrittura – dice il sindaco Pasqualino Piunti – con i quali abbiamo lavorato a stretto contatto per confermare questo fondamentale appuntamento. Noi oggi evidenziamo ancora una volta la centralità della nostra città nel panorama culturale del paese».

 

 

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Restaurati antichi registri conservati presso l'archivio storico del comune

Articolo Successivo

Riparte l’entertainment, Olivieri: “Riportiamo la gente a teatro”