I parlamentari del Piceno: “Ecco tutte le nostre attività per il territorio”

ASCOLI PICENO –  In una nota i parlamentari del Piceno, Roberto Cataldi, Giorgia Latini, Giorgio Fede e Rachele Silvestri replicano a chi li aveva accusati di non aver fatto niente per il territorio.

“In relazione alle preoccupazioni pubblicamente espresse da alcuni cittadini e alla manifestata esigenza di avere risposte concrete dai Parlamentari del territorio per far fronte a una situazione di crisi senza precedenti, vogliamo rassicurare sul fatto che il nostro impegno si è concretizzato non solo nel sostenere le misure del Governo come il Reddito di cittadinanza e la “Quota 100” (che dovrebbero comunque interessare, la prima circa 6.400 famiglie e la seconda circa 6.000 lavoratori della nostra provincia), ma anche nell’aver posto in essere diverse iniziative strettamente legate alle esigenze del territorio” dicono i parlamentari M5s e Lega.

“Sono state presentate: Interrogazione al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico per adottare interventi urgenti nell’area del piceno e introdurre un ammortizzatore «sostegno-sisma» per i disoccupati residenti nell’area di crisi industriale complessa, Interrogazione al Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare in merito alla necessità che la gestione delle macerie sia affidata a ditta operante nei territori della provincia di Ascoli Piceno, interrogazione per questione Whirpool di Comunanza, Interrogazione in merito alla chiusura dell’ospedale di Ascoli Piceno e di San Benedetto del Tronto:  sono stati presentati emendamenti, ordini del giorno e progetti di legge che interessano il nostro territorio:  Emendamento per chiedere l’inserimento dell’area di crisi industriale complessa della Valle del Tronto-Piceno e delle aree marchigiane colpite dal sisma del 2016 all’interno del provvedimento “Resto al Sud”. Lettera ufficiale al Sindaco di Roma per il ripristino della stazione Tiburtina come base di arrivo per i pullman provenienti dalle Marche. Ordine del giorno approvato dal Governo in materia di semplificazione delle procedure per la ricostruzione pesante. Ordine del giorno per le popolazioni colpite dal terremoto che impegna il Governo a valutare l’opportunità di prevedere per i titolari di redditi di impresa e da lavoro autonomo che hanno usufruito delle sospensioni previste dal decreto dell’economia e delle finanze 10 settembre 2016 la concessione di un contributo in conto capitale pari al 10 per cento dei versamenti sospesi al fine di sostenere gli investimenti dei medesimi soggetti nella fase di ricostruzione, nel rispetto del regime de minimis attualmente vigente: Relazione alla Commissione Lavoro sulla condizione economica del Piceno al fine di sensibilizzare la commissione ad adottare eventuali interventi;Proposta di legge n. 897 per incentivare gli investimenti nelle aree crisi industriale complessa. Si tratta di una misura di sviluppo che si propone di ricostituire il tessuto produttivo nella Vallata del Tronto e creare nuovi posti di lavoro: .Proposta di legge n. 1153 concernente “Disposizioni urgenti per la semplificazione e l’accelerazione delle procedure di ricostruzione nelle aree dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2016″. La misura propone una procedura semplificata per far ripartire la ricostruzione, cosa che ovviamente comporterebbe anche un rilancio dell’economia dei nostri territori: Proposta di legge n. 1427 recante “Modifiche al codice di procedura civile e al decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28, e altre disposizioni per la semplificazione e l’accelerazione del processo civile nonché in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali”. Si tratta di una misura indispensabile per rimuovere uno dei principali ostacoli agli investimenti di imprese straniere sul territorio” elencano i parlamentari.

“Ma non basta” proseguono i parlamentari “Il Governo M5S-Lega ha approvato una legge anticorruzione finalizzata a contrastare un fenomeno che comporta ogni anno sprechi di denaro pubblico, che rendono poi più difficile fare investimenti nelle aree di crisi e far ripartire l’economia. Sui timori avanzati riguardo le annunciate riforme di iniziativa dell’esecutivo concernenti le autonomie regionali e la riduzione del numero dei parlamentari, va sottolineato che di entrambe non si conoscono ancora i dettagli. Di certo il taglio di deputati e senatori risponde a una forte esigenza espressa negli anni da una preminente fetta della popolazione che chiede di ridurre i costi della politica e di rendere più snelle le decisioni degli organismi legislativi. Questo, però, non deve tradursi in una limitazione della rappresentanza, e le preoccupazioni che vengono avanzate devono essere assolutamente fugate. Ci faremo in ogni caso portavoce delle istanze provenienti dal territorio e chiederemo, innanzitutto all’interno della maggioranza di Governo, una riflessione approfondita sul tema della democrazia rappresentativa, per evitare ogni possibile rischio di una sua contrazione. Siamo convinti che il problema vero non sia solo quello del numero dei parlamentari, quanto dell’efficacia e della “produttività” dell’attività parlamentare, unito alla garanzia di una reale preparazione e competenza di chi è chiamato a ricoprire ruoli così importanti. Qualora si decidesse di procedere alla riduzione dei parlamentari, riteniamo, inoltre, che, contestualmente alla riforma costituzionale, si debba presentare una riforma elettorale che ridisegni i collegi in modo da rendere effettiva la rappresentanza di ogni area del nostro Paese. Sulla seconda questione, ossia la cosiddetta “autonomia rinforzata” per alcune regioni del nord, si è già aperta una riflessione all’interno del governo affinché  ciò non si traduca in un sistema per avvantaggiare alcune zone a discapito di altre, soprattutto quelle meridionali o “di confine” come la nostra. Alcuni avanzano anche dubbi di costituzionalità della riforma stessa e dunque ci sarà un’analisi molto rigorosa. Possiamo assicurare che, qualora l’autonomia volesse dire, solamente dare più soldi alle regioni del Nord, essa non avrà il nostro sostegno nel dibattito interno alla maggioranza. Aggiungiamo che siamo sempre stati disponibili a fare incontri pubblici: Ve ne sono stati 2 nelle ultime 3 settimane (a Castel di Lama e ad Offida) a cui i cittadini sono stati invitati a partecipare. In precedenza (ottobre 2018) si è anche svolto un incontro presso l’azienda HP Composites di Ascoli. Non intendiamo certo sottrarci alle richieste avanzate a ciascuno di noi anche se ogni richiesta deve essere sottoposta a un confronto democratico con gli altri parlamentare ed occorre sempre valutarne la concreta fattibilità. Ribadiamo la nostra assoluta apertura al dialogo e al confronto sulle tematiche territoriali alle quali stiamo dedicando il massimo impegno”

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