I ricordi di chi ha già affrontato la maturità: “E’ il test per il futuro della vita di ognuno”

ASCOLI –  E’ il giorno della maturità. Da sempre, tutti affrontano questo momento con timore ma anche con la  speranza di un futuro positivo. Ma come lo hanno vissuto quelli che la maturità l’hanno già affrontata?

Il presidente della Fondazione Carisap Angelo Galeati ricorda quel momento « Che vissi in uno stato sereno. Era molto più agitata la presidente della commissione d’esame. Ho frequentato la Ragioneria e tutto sommato fu una bella esperienza perché era l’inizio di qualcosa di nuovo» dice Galeati, « Ai ragazzi dico che bisogna andarci preparati ma anche sereni perché quello che è fatto è fatto, ma serve viverlo senza panico, perché questa è una prova della vita che va affrontata con il giusto spirito. Bisogna chiudere in bellezza e i ragazzi vanno testati sulle future prove, che siano universitarie o lavorative». La giornalista della sala stampa del Vaticano Pina Traini ha un « Ricordo bellissimo perché andò tutto bene. Avevo paura che le materie cambiassero all’ultimo momento e pensai che ero davanti ad uno snodo fondamentale della vita. E’ stato un imprinting per quello che poi ho affrontato successivamente» dice Traini, « Ero perfettamente consapevole che era finito un periodo spensierato e che iniziavano le responsabilità. I giorni precedenti all’esame abbiamo fatto lunghissime telefonate con i compagni per capire come dovevamo vestirci, come mostrarci, ma anche per non sembrare imbranati come Fantozzi» ricorda Traini, « Dovevamo dare l’impressione di essere sicuri di noi. Quell’anno ricordo perfettamente la musica che ascoltavo in quel periodo: Dire Straits, Venditti, Paul Mc Cartney e Pino Daniele. Ai ragazzi dico che bisogna essere seri e sereni, bisogna studiare e non improvvisare, ma anche di non caricarsi di troppe ansie».

L’ex Vicesindaco  Donatella Ferretti evidenzia che « Tutti noi ricordiamo l’angoscia di quel momento, ma che era principalmente un primo passo per la libertà da conquistare. Oggi ci arrivano con tranquillità ma a loro consiglio di essere sereni e lucidi, ma anche un pizzico di creatività, sopratutto nella parte orale, attingendo ai propri percorsi di studio. La nuova modalità d’esame favorisce proprio la creatività dello studente».

Anche il Vescovo di Ascoli Giovanni D’Ercole ricorda questo momento importante della vita di tutti. « Ero preoccupato perché avevo avuto qualche problema nelle vicinanze dell’esame, ma poi venni molto incoraggiato e con tutta la mia buona volontà, riuscii a farcela, perché, alla fine, andò tutto bene» ricorda il Vescovo D’Ercole, « Dio ebbe pietà di me e mi aiutò a superare questo grande scoglio. Non fu un momento facile, ma riuscii a farcela grazie alla Provvidenza. Credo che quando si fa il massimo, Dio ci viene incontro e ci aiuta sempre». Anche il responsabile della comunicazione della Diocesi,Don Giampiero Cinelli « Era il 1980 ed ero al Liceo Classico. C’erano tutti commissari esterni e ricordo la versione di Greco che tutti temevamo, ma andò bene. Ricordo nitidamente i rotolini preparati il giorno prima e lo studio delle ultime ore. E’ stato comunque un bel momento» ricorda Don Giampiero, « Sono momenti che servono a prepararsi agli altri esami, quelli della vita».

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