Il bilancio lacrime e sangue approda in giunta

Per gli incarichi professionali e il progetto Sprar il bilancio prevede zero euro, anche per le iniziative culturali zero euro. La manovra finanziaria passerà all’esame della giunta martedì 21 febbraio, salvo ripensamenti

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ alle battute finali la discussione sul bilancio di previsione 2017. “Lunedì mattina, 20 febbraio, riunisco i capigruppo per la disamina della manovra finanziaria, poi la delibera andrà in giunta”, assicura il sindaco Pasqualino Piunti.

Dunque, martedì 21 febbraio sembra il giorno predestinato per approvare nell’esecutivo la delibera del documento economico.

“Comunque, la deliberà verrà approvata entro la settimana e per la fine di marzo andrà in Consiglio”, sottolinea il primo cittadino.

Un manovra finanziaria 2017 con molti tagli e qualche conferma. Per rendersi conto di come sono messi i conti bisogna fare il confronto tra il bilancio di previsione 2016 con quello del 2017, salvo ritocchi prima della giunta.

Possiamo notare che alla voce “abbattimento barriere architettoniche” nel previsionale 2016  figuravano 45mila euro che scendono a zero euro nel 2017.

Passiamo alle “competenze personale Ambito sociale 21”,  da 203mila e 943 euro a 122mila e 802 euro, in teoria un capitolo quasi dimezzato nel 2017.

Il “servizio di sollievo disabili gravi” da 115mila 882 a 82mila euro.

Le “competenze personale ruolo tutela servizio ambientale” da 154mila 614 a 80mila 221.

E veniamo agli “incarichi professionali Spu”, nel 2016 erano previsti 73mila euro, che vengono abbattuti a zero euro nel 2017.

Il capitolo “spese progetto Sprar” nel 2016 prevedeva 295mila e  719 euro, nel 2017 zero euro.

Rimangono pressoché invariate le voci “assistenza domiciliare anziani” a 210mila euro e “autonomia alla comunicazione-assistenza scolastica handicap” da 402mila e 900 euro a 400mila.

Il capitolo “contributi società sportive” da 120mila euro del 2016 a 180mila nel 2017; la voce “spese per iniziative culturali” da zero del 2016 a  zero del 2017; “spese per manifestazioni ed iniziative culturali (trasferimenti)” da 60 a 90mila euro.

In passato gli esigui capitoli di cultura e sport venivano rimpinguati con l’assestato di bilancio. Ad esempio la voce “spese per iniziative culturali” nel bilancio di previsione 2016 era  a zero euro, ma poi con l’assestato  passarono a 40mila.

Pertanto, gli stanziamenti del bilancio di previsione 2016 sono stati modificati durante l’anno, come pure negli anni precedenti. In ogni caso, operazioni lecite. Fermiamoci qui, perché dovremmo rifare i calcoli con l’aggiunta dei fondi dell’assestamento e andremmo ad addentrarci in un inestricabile ginepraio.

 

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