Il giardino di Palazzo Saladini Pilastri terzo luogo più visto in tutta Italia

Il giardino di Palazzo Saladini Pilastri terzo luogo più visto in tutta Italia durante le Giornate Fai d’autunno che si sono svolte nello scorso fine settimana.

Con circa 5.000 presenze, l’itinerario scelto dal Fai ha suscitato il grande interesse degli ascolani e non, con tanta gente in fila che ha aspettato per tanto tempo pur di visitare i due giardini, compreso quello di palazzo De Angelis-Corvi. Il Fai ha prorogato la chiusura per consentire a tutti di visitare i due siti.

 Il palazzo Saladini Pilastri in Corso Mazzini, antico decumano della città. La sua posizione, su una delle strade più antiche ed importanti, ci consegna la misura del prestigio dell’antica famiglia Saladini Pilastri che volle erigere questo palazzo così maestoso. Il grande giardino, a cui si accede da uno dei portali, si spinge fino alla sponda del Fiume Tronto che scorre più in basso, tra ripide pareti di arenaria ed è rappresentatoin alcune delle mappe ottocentesche della città ove è possibile ravvisarne alcuni degli elementi compositivi originari tuttora visibili nonostante nel tempo buona parte di essi sia andata perduta. 

Palazzo Saladini Pilastri il cui primo impianto risale al XVI secolo, ingloba e conserva parte di un preesistente monastero delle Benedettine con la contigua chiesa di S. Egidio. Sebbene il palazzo abbia origini più antiche, a prevalere è il carattere ottocentesco della composizione architettonica. Una parte del portico del chiostro quattrocentesco del convento rimane tuttavia visibile al confine Est del giardino che, non meno del palazzo, costituisce un valore storico inestimabile per la città. Il palazzo è stato disabitato per moltissimi anni in cui la struttura botanica del giardino è andata in massima parte perduta anche se ancora è possibile individuare gli assi prospettici e i tracciati dei percorsi ispirati alla regolarità geometrica del neoclassicismo. Il Palazzo deve il suo carattere neoclassico alla ristrutturazione operata nel 1848 dall’Architetto Luigi Poletti, studioso ed appassionato dell’architettura antica e dell’arte classica.

La sua misura è imponente, tanto che, da Corso Mazzini su cui si affaccia, non è agevole apprezzarne le proporzioni né alcuni ricercati particolari come i bei capitelli corinzi in terracotta posti sulle lesene di cui si adorna la facciata, elementi, questi, piuttosto originali nel panorama architettonico della città dove al laterizio, ancorché ornato, si è in genere preferito il travertino lavorato della tradizione. Il giardino interno, accessibile solo dall’ampio passaggio voltato su Corso Mazzini era organizzato come un giardino formale con percorsi definiti da aiuole e statue che conducono, dopo aver superato una vasca centrale ad un’aristocratica Coffee House decorata da statue delle quattro stagioni e da severi leoni di terracotta. 

Recentemente l’Amministrazione Comunale ha perfezionato l’atto per l’acquisizione del complesso rappresentato dal Palazzo Saladini Pilastri e dal suo immenso giardino, entrambi beni storici di grande valore.

Il Giardino di Palazzo De Angelis Corvi è racchiuso tra il fabbricato dello stesso Palazzo che si affaccia sull’antico Decumano, Corso Mazzini, a Nord, un alto muro di recinzione su Via XIX Settembre ad est e gli edifici che costituiscono il serrato tessuto urbano del centro storico a Sud ed a Ovest. Si trova esattamente nel cuore della città e, come molti altri giardini di palazzi nobiliari, non è visibile dalle strade di passaggio ma godibile esclusivamente a chi viene ammesso a visitarlo. 

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