Il M5S lancia l’allarme: “Nella Provincia di Ascoli chiuderanno 22 uffici postali”

ASCOLI PICENO – Saranno ben 159 gli uffici postali che chiuderanno i battenti sul territorio marchigiano nel quadriennio 2016-2019, sui 4.300 soppressi o in via di chiusura in tutta Italia. A lanciare l’appello è la deputata del Movimento 5 Stelle Patrizia Terzoni.

“Quello che si prospetta è uno scenario che desta non poca preoccupazione – osserva la deputata grillina -. Se da una parte è vero che oggi tante operazioni si possono fare online o altrove, come la possibilità di pagare una bolletta dal tabaccaio, dall’altra ci sono piccoli centri dove il servizio postale ha ancora un ruolo basilare, soprattutto laddove è alta la concentrazione di cittadini in là con gli anni. In base al documento di 124 pagine che ci è stato consegnato – spiega – gli uffici a cui diremo addio sono 52 nella provincia di Pesaro Urbino, 11 in quella di Ancona, 52 in quella di Macerata, 22 in quella di Fermo e altri 22 in quella di Ascoli Piceno, molti dei quali in piccole realtà o in Comuni interni, dove a breve per un invio postale bisognerà fare svariati chilometri”.

“Comprendiamo l’esigenza di riorganizzazione Poste Italiane – osserva l’esponente pentastellata – ma un taglio così netto ci pare una scelta scriteriata. Dal Ministero ci hanno voluto rassicurare dicendo che in alcuni casi degli uffici rimarranno aperti comunque due volte a settimana e che si tratta solo di un piano di razionalizzazione, ma – rileva – in base alle prime verifiche abbiamo appurato che non sono pochi nelle Marche gli uffici chiusi in via definitiva. Inoltre la scure su questo servizio ha prodotto una mole notevole di missive in giacenza, con bollette consegnate anche dopo la scadenza e compromettendo persino invii prioritari, come raccomandate dell’Inps, avvisi di Equitalia e telegrammi. Come M5s non staremo a guardare e chiederemo al ministro Graziano Delrio di prendere in mano la situazione”.

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