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Il nuovo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il suo viaggio ad Ascoli nel 2001
Sergio Mattarella è il nuovo Presidente della Repubblica italiana. Con 665 voti il giudice costituzionalista è stato eletto con la maggioranza dei voti (ne erano sufficienti 505). Dietro al neo Presidente sono stati votati: Imposimato (sostenuto dal Movimento 5 Stelle) con 127 voti, Feltri (sostenuto da Fratelli d’Italia e Lega Nord) a quota 46, Rodotà (17) e via via gli altri. Ex ministro della difesa, dell’istruzione e dei rapporti con il Parlamento, è ricordato per il sistema elettorale di cui fu relatore e che prese l’appellativo di “Mattarellum”. Attualmente è il sistema ancora vigente, visto il parere negativo della Consulta al “Porcellum” e l’attesa per il nuovo sistema elettorale che si sta discutendo in Parlamento. Mattarella è il XII Presidente della Repubblica italiana.
IL PERSONAGGIO- Lontano da anni dalla politica attiva Sergio Mattarella è nato il 23 luglio 1941 a Palermo. Mattarella cresce politicamente nella corrente Dc guidata da Aldo Moro ed è eletto in Parlamento nel 1983. La sua militanza politica ha radici famigliari profonde: il padre Bernardo fu dirigente della Democrazia Cristiana, membro della Costituente e più volte ministro della Repubblica. Il fratello Piersanti fu assassinato dalla Mafia nel 1980 mentre era Presidente della Regione Sicilia ed aveva avviato un processo di rinnovamento delle istituzioni regionali non gradito da Cosa Nostra. Vedovo, ha tre figli di cui uno lavora da diversi anni al ministero della Funzione pubblica ed attualmente è capo dell’ufficio legislativo di Marianna Madia. Sergio Mattarella transita indenne dalla prima alla seconda Repubblica: è ministro dei Rapporti con il Parlamento nel governo Goria, ministro dell’istruzione nel sesto governo Andreotti e ministro della difesa nel governo D’Alema. Si dimette per protesta contro l’approvazione della legge Mammì, che norma il mercato radiotelevisivo fotografando la situazione esistente in quel momento (1990). Si può datare a questa occasione il suo primo atto pubblico ascrivibile all’antiberlusconismo, essendo Fininvest (progenitrice di Mediaset) trai principali beneficiari della legge Mammì. L’opposizione decisa al leader del Pdl è un tratto distintivo della successiva carriera politica di Mattarella: dopo aver traghettato la sinistra DC nel Partito Popolare, rompe con Buttiglione che si allea con Forza Italia in vista delle elezioni del ’96. Mattarella è tra i principali sostenitori “centristi” di Romano Prodi e del progetto Ulivo. Conclude la sua carriera parlamentare con la caduta del governo Prodi nel 2008. Dall’ottobre del 2011 è giudice della Corte Costituzionale. Secondo quanto riportato dal giornalista Lorenzo Sani sul blog di Beppe Grillo, dal 2001 l’allora ministro della Difesa negava sia l’uso dei proiettili ad uranio impoverito, sia la relazione con le malattie da esso provocato. Le trascrizioni delle dichiarazioni dell’epoca però, dicono che il nuovo inquilino del Quirinale si limitò a non dare relazione causale ma istituì una commissione specifica in tal senso.
LA SUA VISITA AD ASCOLI- Il 27 gennaio 2001 Sergio Mattarella, in qualità di ministro della difesa del governo D’Alema, si reca ad Ascoli in occasione del primo giuramento nella storia della Repubblica di donne militari dell’Esercito italiano. Ad accompagnarlo il Presidente della commissione difesa della Camera Valdo Spini. Nel 2005 si deve a lui l’abolizione della leva obbligatoria.
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