Il Vescovo Pompili incontra la stampa: “Questa città può avere ancora tante possibilità”

ASCOLI – L’amministratore apostolico della Diocesi di Ascoli Domenico Pompili ha incontrato la stampa in occasione della celebrazione di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti.
“Il giornalista deve essere uno che vede ed essere un testimone affidabile. Bisogna sapersi muovere verso e non attendere. Il web aiuta ma spesso filtra la realtà è un giornalista non capace di reagire a questa forma di pigrizia e di rinuncia rischia di non vedere e non accorgersi di quello che sta accadendo” spiega il Vescovo Pompili ” Il giornalista deve essere il cane da guardia della società. Il giornalismo è ancora un avventura avvincente e non deve essere convenzionale” ha detto.
Il Vescovo ha parlato delle sue  prime impressioni  sulla realtà diocesana ascolana “Ho incontrato una chiesa che affonda le sue radici in un passato importante. La pratica religiosa qui è molto viva rispetto alle altre realtà. In questa città ci sono realtà belle come il Pas, che la dice lunga sulla tenuta di questa comunità. Ci sono diverse figure laiche di grande spessore che si impegnano anche sul piano della vita ecclesiale” ha detto.
“La pandemia non rende migliori o peggiori ma crea uno stress perché abbiamo calcolato male i tempi. Per le aree interne questa situazione può essere una chance: credo che sia importante cogliere questa vicenda per farci venire altre idee. Ascoli può avere tante possibilità”
Sull’altro tema importante, quello ricostruzione, Pompili dice che “Dopo 5 anni non siamo nemmeno a metà. Questo significa che siamo fermi. Siamo in una fase che ci dirà se ci sarà una svolta o meno. Spero ci sia una accelerazione e lo stesso commissario Legnini ha riconosciuto che ci sono ritardi. Lo Stato ha deciso di destinare il ruolo di soggetto attuatore alle diocesi rendendosi conto che non si sarebbe andati lontano e penso che questo può essere l’anno della svolta”
Il Vescovo Pompili ha anche parlato delle sue passioni. “Mi piaceva giocare a calcio, facevo l’attaccante e ho giocato anche la partita del cuore del 2016. Sono tifoso del Cagliari, perché rimasi colpito dall’exploit che la squadra sarda ebbe con Gigi Riva protagonista e da lì sono rimasto affezionato a questi colori”
E sul suo futuro, Pompili  spiega che “Non c’è possibilità che io possa rimanere qui  ma sarò con voi ancora per un po’ di tempo”.
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