Sisma 2022, si può partire con la presentazione delle domande
In vendita edifici di proprietà del Comune per 3milioni di euro
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Fatto il piano dei beni alienabili del Comune e approvato dalla giunta nella mattinata di lunedì 15 gennaio, stessa seduta in cui è stato licenziato il bilancio di previsione 2018 e pluriennale 2018-2020. Secondo le stime del settore lavori pubblici l’ente dovrebbe incassare tra il 2018 e il 2019 la somma di 3milioni e 1.462 euro.
Quali sono i manufatti in dismissione nel 2018? L’ex casa parcheggio di via Saffi stimata 118mila e 462 euro, l’area di via Tonale (un diritto di superficie per 99 anni) 333mila euro, il lotto Erap nel quartiere Agraria 150mila euro. Si tratta del terreno in cui il Comune aveva realizzato il parco bau in zona Agraria, poi trasferito, ceduto dall’amministrazione rivierasca all’Erap, ente che dovrebbe versare nelle casse del Comune appunto 150mila euro. Un’altra voce tra gli edifici alienabili è l’ex liceo scientifico ed ex Ipsia-sezione odontotecnici di via Leopardi a 950mila euro. L’ex plesso scolastico è stato già battuto all’asta, andata deserta, per 980mila euro. Per poterlo reintrodurre tra i manufatti da dismettere è stato svalutato del 5% come previsto dall’articolo 15 del Regolamento per l’alienazione dei beni immobili comunali (la riduzione rientra nel limite del 30% imposto appunto dall’articolo 15). Infine il palazzo a due piani dell’ex scuola Curzi di via Golgi stimato un milione e 450mila euro, ma la previsione di vendita è stata fissata al 2019. Perché?
“Perché gli altri beni – spiega il vice sindaco Andrea Assenti – provengono da precedenti piani di dismissioni, quindi la documentazione è pronta. Per l’ex Curzi ci vorrà del tempo prima di metterla all’asta”.
L’ex Curzi è su due piani: il sindaco Piunti vorrebbe utilizzare il piano terra per traferirvi il comando della Polizia locale e vendere solo il secondo piano. Ma si attende la conclusione dei lavori del palazzo della Sipa (foto) in piazza Kolbe. Se fosse terminato entro la fine del 2019 i vigili andrebbero lì. Considerando le aste deserte e incassi non realizzati, l’amministrazione conta di introitare 2milioni e 700mila euro circa: un milione e 300 mila verrebbe impiegato per la prosecuzione della riqualificazione del lungomare nord e un milione e 100mila per il sottopasso ciclopedonale in via del Mare a Porto d’Ascoli. La quota del 10% dei proventi, derivanti dalle alienazioni del patrimonio immobiliare disponibile, sarà destinata prioritariamente all’estinzione anticipata dei mutui con modalità che saranno definite nel rispetto della vigente normativa, nonché tenendo conto della convenienza delle operazioni.