L’ Atletico Ascoli organizza un incontro sulle cause dell’abbandono della pratica sportiva

ASCOLI – Domani alle 18:00 alla Sala dei Savi a Palazzo dei Capitani si terrà l’incontro dal titolo “L’abbandono della pratica sportiva. Genitori e istruttori, cosa fare?” organizzato dalla società sportiva Atletico Ascoli. Relatrice dell’incontro sarà la psicologa Alessandra Mosca.

E’ un incontro gratuito aperto ai tesserati, tecnici, dirigenti  e aperto ai tesserati, tecnici, dirigenti e istruttori dell’Atletico Ascoli ma per tutto il territorio che si vuole focalizzare su un dato: il 70% dei ragazzi italiani pratica qualche disciplina. Poi crescono e rinunciano.  I motivi dell’abbandono dell’attivita’ sportiva sono tanti. Sicuramente  troppi impegni scolastici, l’uso esasperato della tecnologia  e altri fattori legati alla crescita. A tal proposito  bisogna evidenziare che anche  gli insegnanti  dobrevvero capire che l’attività sportiva non è nemica dello studio. Altro fattore determinante e’ la troppa pressione che spesso si mette sui ragazzi relativamente al  valore della competizione da cui poi deriva una diminuzione della fiducia nelle proprie capacità. L’agonismo non fa sicuramente male allo sport ed alla crescita formativa dei ragazzi. Ma alcune volte sono gli interessi agonistici delle varie società che cercano soltanto di selezionare talenti e la scarsa preparazione di alcuni istruttori e allenatori che allontanano i ragazzi dalla passione sportiva.  Altro  importante fattore e’ da ricollegare alle colpe dei  genitori i quali esasperano le capacità dei figli, interferiscono nella conduzione dell’attività sportiva alimentando cosi’ l’illusione di facili successi. In questo modo purtroppo non fanno altro che spingere l’abbandono della pratica sportiva alla prima delusione che il ragazzo incontra nel suo percorso agonistico.

Il tema della relazione sara’ basato su quanto l’attività sportiva sia fondamentale per lo sviluppo fisico e psicologico degli adolescenti  e di come la societa’ sportiva Atletico Ascoli abbia puntato,  sin dall’inizio del proprio ambizioso progetto del settore giovanile ormai composto da circa 300 ragazzi, sul fatto che attraverso lo sport i ragazzi imparano ad assimiliare alcuni dei valori fondamentali della vita come il rispetto degli altri e delle regole, la solidarietà, l’integrazione sociale e la lealtà. Tutto questo in una societa’ sportiva altamente strutturata, con preparatori e allenatori specializzati nel lavorare con gli adolescenti e soprattutto basata su un’ organizzazione dedicata completamente alla  cura dei ragazzi.

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