“La biodiversità in cucina”, bando della Regione per gli istituti alberghieri marchigiani

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ANCONA – La biodiversità agraria entra in cucina per la preparazione di nuove paste, in linea con le tendenze attuali dei consumatori e magari innovando un piatto della tradizione. Un progetto ambizioso che la Regione rivolge ai futuri cuochi degli otto Istituti alberghieri marchigiani attraverso un bando presentato oggi, alle scuole e alla stampa, nella sede della Giunta regionale.

Il concorso “La biodiversità in cucina, impastiamo con le farine…diverse” è la terza edizione di un progetto promosso con l’Assam per tutelare le risorse genetiche, vegetali e animali, delle Marche. La legge regionale 12/2003 promuove queste iniziative per salvaguardare il patrimonio originario delle Marche o presente negli agro sistemi marchigiani da almeno cinquant’anni, a rischio di erosione genetica o di estinzione. L’Agenzia per i servizi agroalimentari dal 2005 gestisce i due strumenti operativi previsti dalla legge: il Repertorio regionale e la Rete di conservazione e sicurezza, collaborando alle iniziative promozionali che vengono organizzate sul territorio.

“L’obiettivo del bando è quello di diffondere nei ragazzi delle scuole alberghiere la conoscenza dei prodotti della biodiversità attraverso un percorso didattico che, dagli approfondimenti e ricerche sulla storia di un determinato prodotto del Repertorio regionale, dei suoi trasformati e derivati, del suo legame con il territorio, arrivi alla creazione di una pasta che valorizzi la peculiarità delle farine biodiverse utilizzate – spiega la vice presidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura – Altra finalità del concorso è quella di creare un rapporto di collaborazione con gli agricoltori, custodi e fornitori della materia prima, i pastifici locali e le scuole alberghiere per un valorizzazione della biodiversità agraria marchigiana. È una sfida che lanciamo per far lavorare insieme i ragazzi, dando loro la possibilità di innovare i piatti. Pensiamo che sia possibile formare futuri chef stellati partendo dalla scuola: per questo motivo crediamo molto in questo progetto, investendo 8 mila euro tra premi e rimborso spese di partecipazione sostenute dagli Istituti”.

Ogni istituto affiderà il tema del concorso a un gruppo o a una classe individuato del III o IV anno; la classe (o il gruppo di lavoro) potrà partecipare con una ricetta per la creazione di una pasta con farina biodiversa. Entro il 16 febbraio 2018 andrà consegnata una relazione finale descrittiva del “percorso didattico” che illustri le motivazioni della scelta dei prodotti, il loro legame con il territorio, lo studio per la preparazione di un certo tipo di pasta (% farine, tecniche d’impasto), la collaborazione con un pastificio locale, la ricerca della ricetta, la sua rielaborazione con particolare attenzione alla stagionalità degli ingredienti utilizzati. Il concorso si concluderà il 5 marzo 2018 nell’ambito dell’iniziativa Tipicità – Fermo con una giornata interamente dedicata alla preparazione e assaggio dei piatti valutati dalla giuria. Gli elaborati presentati e i piatti saranno sottoposti all’esame di una Commissione di valutazione composta da un rappresentante dell’Ufficio scolastico regionale, un funzionario Assam, un docente rappresentante dell’Università Politecnica, due chef, un rappresentante di Tipicità e un rappresentante dell’Accademia italiana della cucina.

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