La Caritas nelle diocesi di Ascoli e San Benedetto in aiuto all’anello debole: le nuove povertà

Non una ma tante povertà: sono quelle presenti anche nel territorio Piceno e che rappresentano l’anello debole di una società già di per sé in profonda crisi. Sarà proprio la povertà il tema al centro dell’incontro promosso dalla Diocesi di Ascoli Piceno e da quella di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto in programma per sabato 26 novembre alle ore 9,30 presso il Cineteatro Piceno del capoluogo.

Accanto alla presentazione dei dati nazionali del Rapporto Caritas 2022 su povertà ed esclusione sociale in Italia, verranno presentati i dati locali con una analisi che metterà in luce le molte forme di povertà presenti sul territorio: da quella assoluta a quella ereditaria fino alla povertà educativa. Verranno inoltre esaminati i fenomeni di sfruttamento lavorativo fino alle situazioni più estreme di tratta di esseri umani.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti, a prendere la parola sarà Federica de Lauso dell’Ufficio studi della Caritas Italiana con un intervento che presenterà la situazione italiana e darà conto di una tendenza in preoccupante aumento. Solo nel 2021 i Centri di Ascolto Caritas hanno effettuato oltre 1,5 milioni di interventi, per poco meno di 15 milioni di euro, con un aumento del 7,7% delle persone che hanno chiesto aiuto rispetto all’anno precedente.

Sarà poi la volta di Stefano Felice e Lorenzo Felici che entreranno nel dettaglio dei dati raccolti nel territorio delle diocesi di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto. Anche in questo caso la situazione non è confortante. Aumentano i soggetti che, sganciati da meccanismi di solidarietà e accompagnamento, rischiano di isolarsi e staccarsi dal resto della compagine sociale in una sorta di progressivo scivolamento verso situazioni di povertà assoluta.

Silvia Fabrizi, della cooperativa On The Road, porterà poi lo specifico di un intenso lavoro svolto a livello territoriale sul versante dell’immigrazione per la difesa dallo sfruttamento, la qualificazione e l’inserimento lavorativo.

A chiudere i lavori, condotti dal giornalista Lanfranco Norcini Pala, sarà il vescovo di Ascoli mons. Gianpiero Palmieri con un intervento dedicato all’ascolto sinodale delle persone povere e vulnerabili, a partire da quelle già prese in carico dalla Caritas per arrivare a chi oggi è privo di qualsiasi riferimento ed aiuto in una situazione di sempre più lacerante isolamento.

“L’importante ruolo svolto dalla Caritas a livello parrocchiale e diocesano sul piano della tutela e del sostegno – spiegano il vescovo di Ascoli mons. Gianpiero Palmieri e quello di San Benedetto mons. Carlo Bresciani – si fonda su tre parole chiave: ascoltare, accompagnare, dare fiducia alle persone. La sfida non è solo quella, certamente fondamentale, di una vita dignitosa per tutti ma anche quella di percorsi di inclusione e ricucitura delle catene interrotte, senza più anelli deboli. Dobbiamo sì creare le condizioni per non lasciare nessuno indietro ma anche attivare strumenti perché i più poveri divengano i primi protagonisti del contrasto alla povertà”.

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