La Caritas raccoglie vestiario per le zone colpite dal maltempo

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Caritas diocesana ha attivato la raccolta di vestiario per le zone colpite dal maltempo. Servono sopratutto giacconi, maglioni pesanti e scarponi. Il materiale va consegnato alla Caritas di via Madonna della Pietà, nel quartiere Ponterotto di San Benedetto del Tronto. A Grottammare  i capi di abbigliamento vengono raccolti all’ex cinema Sibilla, dalle ore 15 alle 18. I cittadini possono comunque portare il vestiario nei punti Caritas attivi nelle parrocchie.

Intanto, la Protezione civile fa il punto sulla situazione. “Con oltre 8mila uomini e donne e 3mila  mezzi, il sistema di protezione civile continua a essere impegnato – scrive in una nota –  nelle attività di ricerca e soccorso, nell’assistenza alla  popolazione, nel ripristino delle forniture di energia elettrica e  della viabilità stradale. Le operazioni oggi (domenica 22 gennaio) si stanno svolgendo per  lo più via terra perché le condizioni meteo non ottimali, caratterizzate da nuvolosità diffusa e quota neve sopra i mille metri, ostacolano l’utilizzo dei mezzi aerei”.

Diversi gli interventi finalizzati al trasporto di  viveri, farmaci e carburante nelle frazioni ancora in difficoltà a causa degli accumuli di neve (a Rocca Santa Maria, Valle Castellana,  Crognaleto e Castelli, nel teramano), così come i recuperi e le  evacuazioni, che hanno interessato oggi i comuni di Valle Castellana e Cermignano, sempre nel teramano, e di Acquasanta nell’ascolano.

Nelle Marche e in Abruzzo continuano le numerose operazioni di
allargamento e pulizia delle strade per ristabilire quanto prima la
viabilità locale.

“Per quanto riguarda le disalimentazioni – prosegue la  Protezione civile – il lavoro dei tecnici di Enel e Terna ha consentito il ripristino quasi completo delle utenze nelle Marche e una rilevante riduzione delle utenze disalimentate in Abruzzo, scese da 27mila a  10mila, tutte concentrate nella provincia di Teramo. Il numero degli  assistiti dal Servizio nazionale della protezione civile in seguito ai
terremoti di agosto e ottobre, alla recente ondata di maltempo e ai
nuovi eventi sismici del 18 gennaio, arriva a contare oltre 12mila
persone”.

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