La Cgil contro voucher e Governo: “Schiaffo alla democrazia, sabato 17 tutti a Roma”

Un’intera generazione abbandonata a un destino fatto di lavoro senza certezze, tutele e dignità: è questo l’allarme lanciato dalla Cgil Ascoli sulla questione voucher.

Lo scorso 21 aprile il Parlamento ha convertito in legge il decreto con il quale sono stati cancellati i voucher, rendendo così non necessario il referendum proposto dalla Cgil in favore della loro abrogazione. Meno di un mese dopo però il voltafaccia: voucher reintrodotti con i nuovi nomi di ‘Libretto di Famiglia’ e ‘Contratto PrestO’.

Una decisione che non è andata giù al sindacato: “La cosa grave non è solo la non abrogazione dei voucher, ma soprattutto la violazione dell’articolo 75 della Costituzione. Mai nella storia della Repubblica si era visto il Governo intervenire per impedire un referendum e poco tempo dopo promuovere un’iniziativa per reintrodurre ciò che il referendum intendeva abrogare. Questo è uno schiaffo alla democrazia”, ha tuonato Paola Giovannozzi, segretario generale Cgil Ascoli. “Facciamo appello a tutti i cittadini a partecipare alla manifestazione nazionale a Roma sabato 17 giugno: quello che sta accadendo è una vergogna”.

Nelle Marche c’è un percettore di voucher ogni 7 lavoratori dipendenti, quasi il doppio rispetto alla media nazionale: il 40% ha meno di 30 anni. “Stiamo assistendo a una precarizzazione sulla precarizzazione”, ha aggiunto Paola Giovannozzi. “Non è questa la nostra idea del futuro dei giovani. Sabato 17 a Roma faremo sentire la nostra voce a Roma: tutti i cittadini sono invitati a partecipare alla manifestazione”.

La Cgil ha lanciato una petizione online sul proprio sito: in pochi giorni sono state raccolte 30mila firme, è possibile sottoscrivere la petizione anche direttamente nella sede della Cgil di Ascoli in viale Costantino Rozzi.


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