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La Consulta per la Salute chiede un Consiglio comunale aperto
ASCOLI PICENO – Si è riunita la Consulta comunale per la Salute. Sono alcune le richieste emerse durante l’incontro tra cui, la richiesta di un consiglio comunale aperto sulle diverse problematiche riguardanti il sistema sanitario e quindi anche l’ospedale unico. Il Consiglio comunale aperto sulla sanità si terrà entro la fine di settembre.
Si invierà una lettera all’assessore regionale alla sanità e presidente Luca Ceriscioli con la richiesta su quali siano i parametri dell’algoritmo che ha stabilito la localizzazione e la copia dell’atto che determina questa rivoluzione del sistema sanitario.
Il presidente della Consulta Giacomo Manni aggiunge di aver “Chiesto anche gli atti dei tavoli con i sindacati e nel consiglio comunale aperto chiederemo anche l’istituzione dell’azienda ospedaliera Marche sud ma anche dei problemi che i cittadini subiscono con delle decisioni calate dall’alto” dice Manni “Vogliamo avere copia dell’atto amministrativo che di fatto da il via libera alla rimodellazione della sanità locale e capire i risparmi che si avranno . Noi lavoriamo in maniera asettica esaminando anche la mobilità attiva ma non solo e poi informare i cittadini”
Il vicepresidente Umberto Trenta si chiede se “Prevarrà il concetto di pubblico o di privato? Il ruolo del capoluogo di Ascoli deve rimanere tale. La Regione deve spiegarci il futuro di queste due strutture esistenti che saranno complementari al super ospedale ma vorrei sapere dove sono le risorse accantonate e come saranno utilizzate perché la salute della comunità va tutelata adeguatamente”
Il componente della Consulta Monica Acciarri evidenzia che “Il piano sanitario regionale è scaduto e non è stato rinnovato e i nodi stanno arrivando al pettine visto che la sanità di Ceriscioli naviga a vista. L’algoritmo ha valutato anche la vulnerabilità sismica del territorio ? Non c’è nemmeno un atto regionale che decreta l’ospedale di Spinetoli . Abbiamo un piano sanitario che decreta che il territorio è ancora in sperimentazione e stanno facendo azioni contrarie a quel piano sanitario. La nostra sanità è fortemente in ritardo e ci stiamo ritrovando come ultima ruota del carro”
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