La Delegazione FAI di Ascoli organizza la visita alla centrale idroelettrica di Capodiponte Mozzano

Visite straordinarie all’Orto sul Colle dell’Infinito di Recanati, ad Ascoli Piceno e nell’Anconetano
Il cambiamento climatico torna al centro dell’impegno del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, che lancia la campagna nazionale #FAIperilclima. Sabato 1 e domenica 2, sabato 8 e domenica 9 novembre 2025, in vista della della 30ª Conferenza delle Parti sul Clima COP30, i beni del FAI in tutta Italia apriranno le porte con visite speciali dedicate agli effetti concreti della crisi ambientale. Climatologi, agronomi, biologi e geologi accompagneranno il pubblico per mostrare come il cambiamento del clima stia già modificando paesaggi, colture e comunità locali. Il FAI offre l’opportunità di riflettere, confrontarsi e conoscere soluzioni possibili alla crisi climatica e vuole costruire una narrazione che intende diffondere sensibilità e conoscenza riguardo l’impatto sull’ambiente delle attività umane e i rischi legati alla fragilità dei nostri territori.
«Nelle Marche, alcune iniziative racconteranno da prospettive diverse il rapporto tra ambiente, risorse naturali e tradizione – afferma Giuseppe Rivetti, presidente FAI Marche -. Luoghi che esprimono “energia naturale” e suggeriscono sperimentazione sostenibile. Un grazie a tutti i volontari che contribuiscono all’azione di sensibilizzazione portata avanti dal FAI sul territorio».
Domenica 2 novembre, dalle ore 10 – solo su prenotazione (faiprenotazioni.fondoambiente.it) la Delegazione FAI di Ascoli Piceno, in collaborazione con Enel Green Power, organizza la visita alla centrale idroelettrica di Capodiponte Mozzano  – Ascoli Piceno.
Un viaggio affascinante alla scoperta del mondo dell’energia sostenibile, per comprendere come tradizione, innovazione e tutela del territorio possano convivere in armonia.
La centrale idroelettrica di Capodiponte è operativa dal 1949 e ha la particolarità di essere alimentata sia dal fiume Tronto (acque raccolte nel bacino di Colombara-Acquasanta Terme) che dal Torrente Castellano (Lago di Talvacchia, a confine tra le Marche e l’Abruzzo). Le acque scaricate dalla centrale vengono successivamente sbarrate a Mozzano per alimentare la centrale di Porta Romana. Accolti dai Volontari FAI, grazie alla disponibilità del personale di Enel Green Power, i visitatori potranno scoprire l’intero ciclo produttivo dell’energia elettrica: l’accumulo della fonte primaria nel bacino idrografico Tronto-Castellano, il convogliamento attraverso condotte forzate, la trasformazione all’interno della centrale idroelettrica e il trasporto attraverso la stazione elettrica in Alta Tensione. Saranno inoltre ripercorse la storia del sito, la progettazione della struttura e degli impianti.

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