La Piattaforma ecologica sul tavolo del ministro Galletti. Piunti: “Incontro positivo”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – I problemi della Piattaforma ecologica di via Val Tiberina sono approdati sul tavolo del ministro all’ambiente Gian Luca Galletti. Il Comune di San Benedetto ha bisogno di circa un milione di euro per bonificare il sito e conta sui fondi statali. “Abbiamo incontrato a Roma – spiega il sindaco Pasqualino Piunti – il ministro e i tecnici del dicastero all’ambiente. Loro non conoscevano il problema, ma lo hanno compreso subito sia dalla nostra esposizione dei fatti sia attraverso la memoria scritta che abbiamo consegnato. Galletti non ha mostrato perplessità quando abbiamo spiegato che per bonificare l’area occorre circa un milione di euro. Siamo usciti fiduciosi dalla riunione. Ma dovremo presentare una relazione approfondita che consegneremo al ministro tra qualche settimana”. Con il sindaco Piunti c’erano il vicesindaco Andrea Assenti e l’assessore all’ambiente Andrea Traini.
La Piattaforma ecologica, dislocata nel quartiere Agraria di Porto d’Ascoli,  è stata al centro di polemiche, esposti, di un processo penale e uno civile per via dello stoccaggio di rifiuti pericolosi. In primo grado il Tribunale di Ascoli Piceno inflisse condanne penali ai tre titolari della società Piattaforma Ecologica Srl,  per avere gestito la discarica non autorizzata di rifiuti pericolosi e non pericolosi. La sanzione pecuniaria di 500mila euro da rifondere al Comune è stata ridotta a 100mila euro dalla Cassazione e le condanne penali sono cadute in prescrizione. La ripulitura del sito spetterebbe al proprietario del terreno, ma non se ne viene a capo. E ci vuole cierca un milione di euro per rimetterla in sesto.
A Roma i rappresentati istituzionali di San Benedetto hanno anche parlato dei problemi dello stoccaggio delle macerie del terremoto: attività svolta pure nel quartiere Agraria. “Al ministro Galletti – ancora Piunti –  ho infine detto che la zona della Piattaforma ecologica è caricata da altri problemi, come le macerie del terremoto e la centrale del gas, perciò merita attenzione. Nel prossimo incontro allargheremo lo spettro d’azione anche alle altre criticità”.
Il 4 marzo, però, si svolgeranno le elezioni politiche e il ministro Galletti, con ogni probabilità, nella prossima legislatura non sarà a capo del dicastero all’ambiente. Per cui potrebbe andare tutto in fumo. “Abbiamo preso contatti – conclude Piunti – con i tecnici del ministero che rimarranno anche dopo le elezioni. Ora si tratta solo di insistere nella nostra azione. E lo faremo”.

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