La protesta degli agricoltori, Casini (Pd) “Deve essere valorizzato il loro protagonismo”

La protesta che in questi giorni sta caratterizzando l’Italia e l’Europa non lascia indifferente la politica regionale.  A prendere posizione è la Vicecapogruppo dei democratici Anna Casini, nonché assessore all’agricoltura nella passata giunta di centrosinistra.

“Premesso che sono e sarò sempre dalla parte degli agricoltori e degli allevatori, primo e fragile anello di ogni filiera alimentare grazie alla quale ogni giorno, a cominciare dalla colazione, possiamo mangiare e, scegliendo bene in base alle etichette, mangiare cibi di qualità, biologici e approfittando della grande biodiversità anche vari” spiega l’esponente dem “ci tengo a fare delle precisazioni riguardo le proteste viste le tante sollecitazioni.La protesta iniziata in Francia e Germania come un’evidente strumentalizzazione delle forze di destra ha coinvolto proteste anti associazioni agricole, anti UE, attivisti no VAX e attivisti dei forconi. Nei nostri territori” evidenzia Casini “le manifestazioni stanno assumendo connotati più puntuali e focalizzati su criticità ben precise come ad esempio le misure adottate dal governo Meloni con la legge di Bilancio e il Milleproroghe come l’abolizione dell’esenzione IRPEF per il settore agricolo, l’esclusione delle agevolazioni del reddito agricolo di quello derivanti dalla produzione di energia da fonti rinnovabili, la cancellazione dell’esenzione contributiva di due anni per i giovani agricoltori di età inferiore ai 40 anni e l’obbligatorietà delle assicurazioni.”

“Gli agricoltori non possono essere lasciati soli a sostenere l’agricoltura nel processo di transizione” sostiene la Vicecapogruppo “ ma deve essere valorizzato, anche dal punto di vista economico, il loro protagonismo nella difesa del territorio, nella tutela della biodiversità, nella riduzione dei gas inquinanti, nella produzione di cibo di qualità utile alla salute e al benessere, nella costruzione del nostro meraviglioso paesaggio e quindi nel dare valore aggiunto al turismo.”

“Devono essere riconosciuti custodi del territorio, primo presidio contro i cambiamenti climatici e attori primari del nostro benessere. Il loro lavoro duro e senza tregua durante tutto l’anno” chiosa Anna Casini “deve essere valorizzato e retribuito anche per incentivare il ricambio generazionale, invertire la tendenza all’abbandono delle aree interne e riconoscere il valore etico della nostra agricoltura in un processo di solidarietà istituzionale necessario e non rinviabile.”

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