La rabbia della Coldiretti: “2 stalle mobili su 370 necessarie, ritardo inaccettabile”

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A cinque mesi dal terremoto del 24 agosto, sono solo 2 le stalle mobili completate sulle 370 necessarie per gli allevatori terremotati delle Marche.

Lo 0,5 per cento del totale, mentre mancano ancora 150 moduli fienile, necessari per stoccare il foraggio per gli animali. Lo denuncia la Coldiretti regionale, nel tracciare un bilancio dei danni nelle campagne colpite dal sisma di agosto sulla base dei dati forniti dalla Regione Marche. 

Per Coldiretti, si tratta di un ritardo inaccettabile, che sta facendo salire il conto degli animali morti, feriti e abortiti, con gli allevatori che non sanno ancora dove ricoverare mucche, maiali e pecore, costretti al freddo, con il rischio di ammalarsi e morire, o nelle strutture pericolanti che stanno cedendo sotto il peso della neve e delle nuove scosse, mentre si è dimezzata la produzione di latte’‘. Ai danni materiali e alla perdita di vite umane si somma ”una vera e propria strage di bestiame in una situazione in cui solo nelle Marche, denuncia la Coldiretti, si contano 600 mucche e 5 mila pecore al freddo nelle neve senza ripari, per i ritardi accumulati, aggravati dal maltempo“. 

“Davanti ad un disastro annunciato ci muoveremo per individuare le responsabilità e agire di conseguenza insieme ai nostri allevatori – spiegano il presidente di Coldiretti Marche, Tommaso Di Sante, e il direttore Enzo Bottos -. Serve un’accelerazione nella realizzazione delle opere”. 

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