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«La sconfitta contro la Virtus Verona ha cambiato tutto», Santurro analizza la stagione della Samb
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Con la fine della stagione, è tempo di bilanci. Antonio Santurro, portiere classe ’92 in prestito dal Bologna, racconta i suoi mesi alla Samb:
«La stagione era partita sotto i migliori auspici. I presupposti, infatti, sono stati molto promettenti e siamo riusciti a portare avanti la filosofia di gioco del mister che prevedeva la costruzione dell’azione coinvolgendo tutte le parti, trovando anche risultati soddisfacenti. Poi è successo qualcosa dopo la partita con il Cesena, alla nona giornata: ha rappresentato per noi un match spartiacque che ha visto iniziare una fase negativa. Contro la Virtus Verona, nonostante le decine di azioni da gol che abbiamo creato, abbiamo dovuto arrenderci a uno 2-1 non veritiero. Credo che in quel momento il risultato abbia influito in maniera negativa sul nostro approccio, riportandoci, per così dire, con i piedi per terra».
«Giocavamo ogni tre giorni, abbiamo subito degli infortuni e si è sentita la mancanza di una panchina più lunga a livello numerico. Insomma alti e bassi che ci hanno comunque permesso di rientrare nei playoff nonostante il Covid – continua Santurro -. Riniziare non è stato facile: dopo oltre tre mesi di inattività di squadra con allenamenti sul balcone o in giardino, abbiamo visto che anche in Serie A le gare si sono svolte con ritmi blandi ed evitando le giocate complicate. Noi credevamo addirittura di non poter partecipare vista la cessione imminente del club: invece il nuovo proprietario, Domenico Serafino, ha voluto premiare comunque il nostro impegno sul campo».
«Sebbene abbiamo avuto solo due settimane per riprendere confidenza con gli schemi e riprendere la giusta attenzione, abbiamo cercato di fare il meglio possibile, nonostante fosse chiaro che sarebbe stato difficile con un risultato solo a disposizione – conclude Santurro -. Futuro? Io ho un altro anno di contratto con il Bologna, ma è prematuro parlarne oggi visto che i campionati sono ancora tutti in via di definizione».
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