La statua della “Madonna di Gimigliano” trova una nuova collocazione

statua Madonna

ASCOLI PICENO –  Venerdì 8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione, verrà inaugurata la nicchia in Rua dei Salvioni che accoglierà la statua della Madonna di Gimigliano, restaurata dal ceramista ascolano Luciano Cordivani. La cerimonia avrà inizio alle 9,30.

Gimigliano registra da tempo un enorme afflusso di pellegrini in quanto è da molti ritenuta fonte di prodigi di natura divina, ma la statua della Madre del Cristo ha subito diverse peripezie, raccontate dallo stesso Cordivani che ricorda che a Gimigliano ” La prima statua è stata creata da me nel 1987 e proprio lì, nel Santuario, mi chiesero di realizzare quest’opera”. Cordivani ricorda che secondo le direttive che gli vennero dettate per la creazione della statua “Non doveva essere né Immacolata e né Addolorata, ma era come se avessi dovuto rispettare un contratto scritto per poterla creare. Durante la notte successiva, ho sognato come dovevo realizzarla e l’ho creata esattamente come appariva in questo sogno”. Prosegue Cordivani “Nel febbraio del 1988 portammo la statua a Gimigliano durante una giornata di grande pioggia e nel momento in cui l’abbiamo posizionata nella sua nicchia, tutti sentimmo un profumo di rose, ma nella chiesa del fiore, non c’era nemmeno l’ombra e ci trovavamo anche in inverno. Da quel momento mi è cambiata la vita perché sono diventato più sereno e ho visto tutto in maniera diversa”.

Ma poi arrivano i problemi.“Successivamente la statua venne tolta dalla sua posizione e sistemata in uno sgabuzzino ma poi grazie al parroco dell’epoca Don Lino Santini e Don Attilio Galli abbiamo riposizionato la statua nella grotta e precisamente dietro l’altare principale del Santuario di Gimigliano”.  La statua, però non trova ancora pace  quando qualche mese fa Cordivani scopre che la statua “Era stata rimossa nuovamente. Fu trovata dentro un ripostiglio in condizioni pessime, abbattuta a colpi di piccone e quasi del tutto distrutta. In tutto questo ci vedo un’influenza diabolica. L’attuale parroco, Don Elio Nevigari ha voluto riconsegnare la statua a me e io la voglio restituire alla città con questa piccola cerimonia. La Madonna verrà sistemata in una nicchia vicino alla mia attività dove potrà essere sempre controllata e impedirò che qualcuno la possa rimuovere”.

Per Cordivani “Non è stato semplice poter restaurare la statua perché era ridotta male ma mi sono sentito molto ispirato in questa fase e con grande forza di volontà sono riuscito a finire il lavoro in poco più di una settimana. Gli unici pezzi originali della statua sono la firma e la data di realizzazione e all’interno della base ho inserito anche un crocifisso e dei chiodi fusi in alabastro. In questa fase, l’ho ricostruita in ceramica fusa con il bronzo e ho anche aggiunto a mie spese, una corona placcata d’oro”.

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