La statua della Madonna torna al suo posto

ASCOLI.  Con una breve ma intensa cerimonia, è stata posizionata una nuova statua della Madonna nell’edicola del percorso che da Piagge  va verso Colle San Marco. Il giorno di Ferragosto, qualcuno aveva distrutto la piccola statua che veniva ammirata da tutti quelli che effettuavano la camminata dalla frazione Piagge verso San Marco, suscitando ampio sdegno. Nel pomeriggio di ieri, una quarantina di persone, guidate dal Vescovo di Ascoli Giovanni D’Ercole, dal parroco della chiesa di S.Bartolomeo di Piagge Don Gianfranco e da Don Francesco Mangani, uno dei primi a scoprire l’atto di vandalismo, hanno recitato un Rosario riparatorio camminando dalla frazione di Piagge verso l’edicola dove poi è stata posizionata la nuova statua, con una benedizione finale da parte del Vescovo D’Ercole. Proprio Don Francesco, originario di Piagge, spiega che « Quella mattina ero di passaggio in quel tratto, passando dalla mulattiera che da San Marco scende verso Piagge e ho notato che la statua era  a terra, distrutta. Ho un legame affettivo nei confronti di quella statua, mi è dispiaciuto molto vedere questa cosa e ho voluto poi informare tutti tramite Facebook di questo fattaccio» spiega Don Francesco, « Poi, inaspettatamente, questa notizia ha fatto il giro della città ed è stato un bel segno di sensibilità verso i segni della Fede, importanti per molti, senza pensare al fatto che molti amano San Marco e il suo territorio. Credo che sia stata una bravata fatta da qualche ragazzo; poi non ha senso fare altre ipotesi strampalate, come alcune che sono circolate in Rete. In questa cerimonia abbiamo semplicemente pregato la Madonna per riparare questa offesa».

« Trovandomi per la visita pastorale a Piagge, era doveroso un gesto di amore verso la Madonna» dice il Vescovo Giovanni D’Ercole, « Sopratutto perché ci prepariamo alla festa della Madonna Addolorata, ma un colpo di questo tipo è un dolore sopratutto per tutti noi. Questo gesto esprime un qualcosa che ci deve preoccupare. Che sia un gioco o che sia un gesto di disprezzo, tutto questo dimostra quanta tristezza c’è nell’animo umano. Più che da condannare, è un’azione da commiserare» spiega D’Ercole, « Non so chi possa essere l’autore, ma a chiunque chi sia stato, direi che non ha   rotto un pezzo di gesso, ma ha infranto un simbolo di amore, di tenerezza e di maternità, dimostrando, inoltre, di avere bisogno di una vera madre» dice il Vescovo, « Ai ragazzi bisogna mostrare che i simboli sono qualcosa di profondo, che rappresentano un segno di alleanza e indispensabili per essere davvero felici». Per il parroco di S. Bartolomeo di Piagge «Il più grande sacrilegio oggi si fa verso l’essere umano, con le persone che vengono sfruttate e umiliate nelle famiglie e non solo. La Madonna è un simbolo da seguire e la prendiamo come madre a casa nostra, ma anche per lasciarla nei luoghi dove andiamo a camminare. E’ come se avessero colpito nostra madre e per noi è un sacrilegio spirituale» spiega Don Gianfranco, « Cerchiamo di riparare a questo brutto gesto con questa nuova statua e con la nostra preghiera».».

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