La storia raccontata agli studenti dall'Associazione Carabinieri

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nell’aula magna della scuola media Cappella di Porto d’Ascoli, il dirigente scolastico Ado Evangelisti alla presenza dei  120 ragazzi delle terze classi ed al corpo docente  ha ringraziato per l’iniziativa l’Associazione Nazionale Carabinieri di San Benedetto. Prorio l’associazione dell’Arma ha organizzato l’incontro  per parlare  di personaggi storici a livello  nazionale e locale ai quali l’amministrazione comunale  ha intitolato vie e piazze.

 Il presidente dell’Associazione s. ten. Luigi Crescenzi ha brevemente illustrato le finalità statutarie dell’associazione che sono principalmente quelle di tenere vivi i sentimenti per la Patria per i caduti e l’Arma in servizio. Il generale Tito Baldo Honorati, ispettore regionale delle Marche, ha lodato l’iniziativa e ringraziato i giovani per l’attenzione riservata agli argomenti trattati che avrebbero dato risposte alle loro curiosità formative.
L’assessore alla cultura Annalisa Ruggeri ha portato il saluto del sindaco Pasqualino Piunti, impegnato nel consiglio comunale in corso, ed ha rinnovato l’interesse proprio e quella dell’Amministrazione comunale  all’iniziativa proposta dal maresciallo Elbano Bovara a nome dell’Associazione Carabinieri.
Il relatore Giuseppe Merlini, dell’ufficio storico del Comune, ha catturato l’attenzione dei ragazzi parlando dei personaggi storici e soprattutto di quelli locali le cui storie erano sconosciute alla maggioranza dei presenti a partire da Luigi Cappella, Cesare e Luciano Gabrielli, Antonio Gabrielli e la stessa Emanuela Setti Carraro per passare poi ai Carabinieri D’Acquisto, Frau, Carru e Fioravanti tutti insigniti di medaglie al valore.
Lo scultore Sambenedettese  Francesco Lucidi con semplicità ha parlato del suo monumento  a Salvo d’Acquisto alla rotonda di Porto d’Ascoli (foto) e dei suoi sentimenti che hanno ispirato l’opera e resa compatibile con il luogo ove è stata eretta.
Il comandante della Compagnia Carabinieri di San Benedetto, Pompeo Quagliozzi, ha raccontato il giovane Salvo D’Acquisto il quale già dimostrava la sua sensibilità d’animo e la sua bontà stando vicino ai compagni che venivano derisi per le loro malformazioni od aiutando ragazzi poveri, ad uno dei quali aveva donato le sue scarpe per ripararlo dal freddo, per giungere poi al servizio nell’Arma nella guerra d’Africa a quella di Torreimpietra ove per salvare 22 ostaggi, innocenti, si era dichiarato colpevole ed offerto il suo petto al fuoco dei fucili tedeschi.
Il gesto è all’attenzione della chiesa per la sua beatificazione. Il professor Evangelisti ha concluso ringraziando i relatori ed invitando gli studenti a fare tesoro di quanto ascoltato.
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