L'assessore Baiocchi: "L'emozione di parlare con papa Francesco"

SAN BENEDETTO DEL TRONTO –  Giovedì  5 gennaio sono partiti all’alba diversi autobus organizzati dalla Diocesi di San  Benedetto del Tronto, diretti al Vaticano, all’udienza straordinaria di papa Francesco in onore delle popolazioni colpite dal sisma.

In uno degli autobus  c’erano il vescovo della Diocesi di San Benedetto Carlo Bresciani, il vicario don Romualdo Scarponi, don Gianni Croci della Caritas e  l’assessore Antonella Baiocchi, in rappresentanza del Comune di San Benedetto del Tronto (nella foto di copertina, le espressioni sui volti dei sacerdoti in viaggio denotano un clima sereno e familiare, in particolare la mimica giocosa di don Gianni).

Alla convocazione, prevista alle ore 11 presso la sala Nervi del Vaticano, una folla trepida attendeva l’arrivo di sua Santità: erano presenti i governatori delle Regioni funestate dal sisma, il commissario straordinario Vasco Errani, il direttore del Dipartimento di Protezione civile e i rappresentati delle amministrazioni dei Comuni ricadenti nell’area del terremoto.

Racconta Antonella Baiocchi: “Il messaggio del Papa, l’accoglienza che ha riservato alle popolazioni, alle istituzioni dei territori colpiti dal sisma, è un atto di grandissima vicinanza, di incredibile spessore spirituale che ci aiuta a tenere alti lo spirito e il cuore, con cui affrontare quello che ci aspetta”.

Continua l’assessore di San Benedetto del Tronto: ”Ero alla mia prima esperienza di contatto con il Papa ed ho avuto la grazia di potergli parlare qualche minuto: è stata un’esperienza struggente ed indimenticabile, di cui sarò per sempre grata al sindaco Piunti che mi ha concesso l’opportunità di rappresentarlo e a sua eccellenza il vescovo Bresciani che l’ha realizzata per la nostra Diocesi. Questo Papa ha una capacità inenarrabile di emanare amore ed entrare nei cuori delle persone. La sua forza è nella semplicità, nel contatto umano libero da sovrastrutture: attraverso lo sguardo dritto negli occhi, il calore della stretta di mano e di un abbraccio e parole semplici e ricche di metafore abbatte le barriere e fa sentire ogni persona veramente accolta e di valore”.

Conclude l’assessore Baiocchi: “Ogni persona ed ogni professionista del sociale dovrebbe imparare da lui questa modalità di porsi verso il prossimo, che io da sempre cerco di attuare nella mia quotidianità di persona e professionista: per arrivare al cuore e alla mente del prossimo bisogna porsi con umiltà e con semplicità”.

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