L’Atletico Ascoli e l’importanza dello sport nel confronto e per l’ integrazione sociale dei giovani 

ASCOLI – Una delle più belle realtà nel panorama del calcio giovanile nella città delle Cento Torri è l’Atletico Ascoli, una solida compagine calcistica  nata dalla passione del suo fondatore Graziano Giordani nel voler creare un vero e proprio  punto di riferimento per tante famiglie e ragazzi del territorio Piceno. Il progetto ambizioso di creare un settore giovanile di alta qualità del noto imprenditore e’ riuscito ben presto a coinvolgere  altri importanti imprenditori locali di livello internazionale, tra i quali anche Battista Faraotti e Francesco Bellini, che hanno abbracciato il sogno di creare un settore giovanile di altissimo livello e che attualmente vanta già più di 300 ragazzi tra scuola calcio e squadre giovanili. Tra gli altri obiettivi,  il patron non ha mai nascosto anche il suo sogno di portare la prima squadra a livelli molto più alti.

« Prima dell’aspetto tecnico tattico, badiamo a valori e regole, come il rispetto dei compagni, rispetto degli avversari e della struttura che li ospita. Sono aspetti prioritari della crescita dei nostri ragazzi e che vengono prima di tutto il resto» dice Mauro Iachini, responsabile Tecnico del settore giovanile  del team Atletico Ascoli.

Anche la famosa scuola calcio dei Piccoli Diabolici, fondata anni fa da due ex calciatori dell’Ascoli Calcio, Mario Bonfiglio e Fabio Di Venanzio, e’ stata assorbita della grande famiglia dell’Atletico Ascoli. Come spiega uno dei fondatori,  Mario Bonfiglio e allenatore dei Giovanissimi cadetti « I Piccoli Diaboloci sono nati nel 2011 e siamo sempre cresciuti con il nostro settore giovanile. In questi ultimi anni, non potendo proseguire in alcune categorie, abbiamo risposto con entusiasmo alla chiamata del  del patron Graziano Giordani e siamo confluiti con orgoglio nel prestigioso progetto dell’Atletico Ascoli».

Ai campi Agostini, storica struttura nella zona di Campolungo, si allenano tutte le squadre del sodalizio ascolano: dai Piccoli Amici 2013 fino alla prima squadra, che disputa i match di campionato al Picchio Village, mentre gli altri team giocano allo stadio di Castel di Lama.

«Fortunatamente abbiamo trovato questo spazio, che per noi è vitale, visto che in città non ci sono tanti spazi a disposizione» dice Fabio Di Venanzio, altra vecchia gloria bianconera, attualmente allenatore dei Giovanissimi Regionali «  Partiamo dalle regole principali,  come venire al campo in orario, essere ordinati nello spogliatoio, rispettare i compagni e gli avversari. Ringraziamo calorosamente la proprietà e la presidenza, perché hanno una voglia maniacale di far emergere sempre più questa realtà»

Nell’Atletico Ascoli ci sono ragazzi provenienti da altri luoghi, un fattore che stimola anche la comprensione nei confronti dell’altro. «Abbiamo anche ragazzi che provengono da paesi stranieri ed e’ molto gratificante per noi vederli crescere nel loro processo di integrazione  sociale oltre che ovviamente in quello puramente tecnico.  » prosegue Di Venanzio, Il nostro ruolo principale  è pertanto quello di coordinare ed agevolare correttamente lo sviluppo naturale di queste dinamiche, nel rispetto della psicologia del singolo ragazzo, delle diverse sensibilità soggettive e delle buone prassi di un gruppo sportivo “in formazione” non solo sul piano calcistico ma anche e soprattutto di quello della convivenza.  Per noi dell’Atletico Ascoli il calcio deve essere inteso soprattutto  da un punto di vista psicologico e sociale  dove lo sport diventa  interazione ed integrazione, rispetto delle regole e degli altri e di conseguenza espressione di dinamiche sociali importanti per la maturazione dei nostri ragazzi.

L’Atletico Ascoli e’ ormai una solida realtà nel panorama calcistico marchigiano, una società che vuole crescere e confrontarsi  proponendo lo sviluppo di un settore giovanile di qualità e di prospettiva incentrato sul rispetto dei valori umani, sportivi e sul senso di  “attaccamento°. Il loro Prendere in carico bambini, ragazzi e giovani per educarli allo sport  ed anche al raggiungimento di obiettivi sempre con  impegno, sacrificio, passione e determinazione.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Ascoli, Zanetti: "Sconfitta meritata, noi dobbiamo fare di più"

Articolo Successivo

Promozione, l'Atletico Ascoli sbanca Centobuchi. Decide una doppietta di Rosa