Lavoro, impennata di dimissioni di Under 25 stagionali. La Cgil: “Rispettare i diritti dei lavoratori”

ASCOLI – La stagione estiva è ormai al termine. In tanti, sopratutto giovani, hanno lavorato nelle varie strutture ricettive del territorio durante questi mesi, ma non sempre i loro diritti sono stati tutelati. Si sono verificati, infatti, casi di lavoratori under 25 che si sono dimessi da strutture ricettive perché non sono stati retribuiti dall’inizio della stagione, oppure di lavoratrici over 50 alle quali  sarebbe stato ordinato di fare lavori extra, senza retribuzione e fuori dall’orario di lavoro stabilito.

Come spiega la segretaria provinciale della Cgil Barbara Nicolai « E’ un problema legato a questo territorio e a tipologie contrattuali che portano ad un impoverimento complessivo del territorio, con molto lavoro grigio e molte donne sottopagate. Facemmo un’iniziativa a giugno per capire come nel Piceno poteva esserci una risposta a queste problematiche» dice Nicolai, « L’impegno che si prese in quella sede era di ripartire a settembre per verificare soluzioni a questa situazione che ogni anno si verifica. Non abbiamo ancora dati definitivi, ma sappiamo c’è stata un’impennata di dimissioni volontarie per mancato rispetto dei contratti nazionali. In alcuni casi i lavoratori non sono stati pagati, in altri la retribuzione non corrispondeva agli orari pattuiti, oppure si trattava disotto inquadramenti e finti part time» spiega la segretaria Cgil, « Anche nel Piceno c’è bisogno di una svolta: ci sono molti problemi collegati tra di loro che hanno bisogno di risposte  rapide e concrete. Anche per quanto riguarda il lavoro femminile, le donne hanno ancora molti problemi di gestione familiare che possono negare loro una carriera lavorativa e con la crisi,  sono state proprio le donne hanno avuto le ricadute peggiori» spiega Nicolai, « Anche per quanto riguarda gli over 50, c’è bisogno di un sistema che preveda la giusta ricollocazione. Gli ammortizzatori sociali sono un tampone : serve una programmazione territoriale efficiente e l’Area di crisi complessa e la fase di ricostruzione post-sisma possono dare una mano».

« Purtroppo si tratta di pratiche molto diffuse. Trovare un lavoratore che percepisce quello che c’è scritto nella busta paga è molto difficile da trovare» spiega Daniele Lanni della Nidil/Flai Cgil, « Quest’anno le sensazioni sono di un aumento di questa tendenza. Stiamo attendendo i dati sull’occupazione da parte del Centro dell’impiego, ma la stagione complessivamente è andata male rispetto agli anni precedenti anche a causa del maltempo e a pagarne le conseguenze sono stati i lavoratori in base alle giornate non lavorate» dice Lanni, « Noi siamo sempre a disposizione per le vertenze individuali e per il recupero crediti, ma siamo pronti a dialogare con le imprese del settore. Abbiamo già avuto un confronto con alcune associazioni che siglano dei contratti nazionali  e che  devono essere sempre rispettati» spiega Lanni, « Negli anni passati non c’era sicuramente una situazione migliore: mi riferisco ai voucher, una forma contrattuale che non dava nessun diritto. E’ fondamentale trovare al più presto una soluzione».

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