Le proposte delle CNA di Ascoli, Fermo e Macerata per rilanciare l’economia
Le politiche di austerity non possono più funzionare. Non è questa la strada per superare le difficoltà che gli imprenditori affrontano ogni giorno: «È necessario trovare il giusto equilibrio tra l’indispensabile attenzione ai conti pubblici e il forte impegno per alimentare la fiducia delle imprese e la crescita del Paese». A dichiararlo sono le CNA Territoriali di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata per voce dei rispettivi presidenti Arianna Trillini, Emiliano Tomassini e Maurizio Tritarelli.
Ferma restando ogni comprensibile prudenza, secondo CNA il sostegno agli investimenti, all’occupazione e alle aree più deboli deve costituire il principio ispiratore di un’azione di Governo in grado di operare su più fronti e con molteplici strumenti, dalla legge di bilancio fino alla piena attuazione della riforma fiscale e alla realizzazione del Pnrr e di politiche di semplificazione.
«La ripresa del Paese non può prescindere dal sostegno alle nostre imprese – dichiarano Trillini, Tomassini e Tritarelli – per rilanciare l’economia le istituzioni devono puntare sulle aziende, che da sempre garantiscono capacità di innovare, investire e assumere. Ad oggi chi fa impresa avverte una forte esigenza di semplificazione, oltre che avere a disposizione strumenti efficaci per contrastare la spirale inflazionistica e l’aumento dei tassi di interesse. A questo si aggiunga la necessità di favorire l’accesso al credito e al sistema dei bonus per dare nuova linfa a sistemi economici virtuosi, sostenendo investimenti e occupazione per favorire anche processi fondamentali per lo sviluppo del Paese come l’attuazione dei programmi del Pnrr e la transizione green».
Altro nodo scoperto è quello del lavoro: «Una priorità per il nostro Paese – affermano i presidenti – per recuperare potere di acquisto ai redditi erosi dall’inflazione e per creare le condizioni di una crescita anche qualitativa dell’occupazione. Per colmare la preoccupante assenza di lavoratori bisogna investire sulle competenze professionali e potenziare l’apprendistato professionalizzante come canale incentivato di ingresso nel mondo del lavoro».
Le CNA di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata chiedono di stabilizzare cinque dei principali interventi a sostegno del potere d’acquisto delle famiglie e della crescita di occupazione stabile: la riduzione del cuneo fiscale e della tassazione Irpef per i redditi fino a 50.000 euro; la deduzione “rafforzata” del costo del lavoro dei neoassunti; la tassazione agevolata dei premi di produttività dei lavoratori; l’innalzamento del limite di esenzione per i fringe benefits e il rinvio del versamento della seconda rata di acconto delle imposte dirette per i titolari di partita Iva con ricavi/compensi fino a 170.000 euro.
CNA propone anche di incentivare gli investimenti delle aziende attraverso la riprogrammazione e la spesa integrale ed efficace delle risorse del Pnrr, che nell’ambito del programma “Transizione 4.0” prevedano l’aumento dal 20% al 40% dell’intensità del credito di imposta, il rifinanziamento della “Nuova Sabatini” e la riforma del Fondo Centrale di Garanzia, ai fini di soddisfare le esigenze dei soggetti meritevoli con oggettive difficoltà di accesso ai finanziamenti bancari. Infine, riguardo i bonus edilizi, oltre alla conferma fino al 2024 degli interventi ordinari, la CNA chiede di procedere da subito alla riorganizzazione e razionalizzazione del sistema per evitare contenziosi fra cittadini e imprese ed eventuali corse contro il tempo per terminare i lavori. Per questa ragione, le tre associazioni territoriali sollecitano la proroga di almeno tre mesi per i cantieri nei condomini che abbiano realizzato, al 31 dicembre 2023, almeno il 60% dell’intervento globale.
Lascia un commento