Legge elettorale, nelle Marche si potrebbe passare a sei collegi alla Camera e tre al Senato

Sarà una calda estate romana per i parlamentari impegnati nella discussione per la nuova legge elettorale. Da ieri è iniziata la marcia in Commissione Affari Costituzionali. Quasi 800 gli emendamenti presentati, tra cui quello che prevede la riduzione del numero di collegi da 303 a 234. L’accordo – trovato tra M5S, Pd, Forza Italia e Lega Nord – risolverebbe il problema dei cosiddetti collegi soprannumerari, cioè i casi in cui i candidati dei partiti più grandi pur risultando primi nei rispettivi collegi, non verrebbero eletti.
Nelle Marche i collegi da otto alla Camera e quattro al Senato scenderebbero a sei e tre. Alla Camera i collegi adottati sarebbero gli stessi usati al Senato con il Mattarellum nel 2001: Ascoli, San Benedetto del Tronto, la vallata e parte del fermano andrebbero a comporre un collegio di circa 230 mila abitanti. Così la composizione degli 5 altri collegi: Fermo, Porto Sant’Elpidio fino a Loreto; Macerata, Tolentino ed Osimo; Ancona, Fabriano e Jesi; Falconara, Senigallia e Fano; Pesaro e Urbino. Al Senato invece si avrebbero tre blocchi così formati: Ascoli, Fermo fino a Civitanova; Macerata e Ancona; Pesaro e Fano.

Dunque ore decisive per la nuova legge elettorale che porterà al voto gli italiani probabilmente in autunno. Anche la drastica eliminazione delle pluricandidature e dei listini bloccati – cavallo di battaglia del M5S – sarebbe ad un passo dall’approvazione. Si lavora arduamente per votare la legge in Aula i primi di luglio. Nelle scorse settimane il presidente Mattarella ha spiegato che il Parlamento ha il dovere di mettere mano alla legge elettorale e per una volta – finalmente – con cognizione di causa e serietà i partiti stanno scrivendo la nuova legge elettorale che rappresenta un tassello fondamentale per garantire governabilità e stabilità ad un paese.


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