Manni (M5s) attacca: "Chi verrà dopo Castelli farà fatica a governare la città"

Oltre al Partito Democratico e al forzista Umberto Trenta, a votare contro il bilancio di previsione 2017-19 in consiglio comunale è stato il Movimento 5 Stelle.

“Innanzitutto non capiamo perché i dati presenti nel Dup sono riferiti al 2015 e non al 2016, considerato che gli scenari sono completamenti diversi – ha dichiarato Giacomo Manni – abbiamo constatato che nella Regione Marche c’è stato un indebitamento degli enti locali superiore alla media nazionale, di oltre 2,4 miliari. Riguardo Ascoli uno dei dati sconvolgenti è il numero degli abitanti: nel 2002 erano 51.367, nel 2015 49.750: questo è un dato politico a nostro avviso rilevante. E’ stata soprattutto la classe giovanile ad abbandonare la città”.

“Venendo alle partecipate abbiamo notato che la maggior parte di esse sono in negativo, mentre quelle in positivo sono state svendute – continua Manni – poi c’è il discorso relativo alla Piceno Gas Vendita, uno dei pochi ‘tesoretti’ ancora rimasti al Comune, che addirittura nel Dup si contempla che potrebbe essere venduta. L’elenco annuale composto da 72 interventi, finanziati in parte dall’amministrazione comunale e in parte dalla vendita dei beni immobili di proprietà del Comune, è sicuramente un elenco ambizioso, da candidato Presidente del Consiglio. Peccato che lo scorso anno 41 immobili messi in vendita dall’amministrazione comunale sono andati deserti. Venduti i gioielli di famiglia, aumentate le tasse Tari e Tasi, mi domando: chi verrà dopo Castelli, come farà a governare questa città?”

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