Mercato in via Kennedy, il PD non ci sta: "Traffico in tilt, situazione insostenibile"

Il mercato di Ascoli Piceno è stato nuovamente trasferito in via Kennedy.

Oltre all’ira dei commercianti (guarda qui), anche il Pd alza la voce con un comunicato firmato Massimo Gaspari. 

“Dal primo ottobre il mercato del centro viene spostato in viale Kennedy, ordinanza sindacale. A onore del vero, questo era già avvenuto nel mese di agosto, ma considerando la chiusura delle scuole e il periodo vacanziero alcuni disagi al traffico, che anche allora si erano registrati, sono stati agevolmente superati proprio nel rispetto del lavoro degli ambulanti che di esso vivono, con spirito collaborativo di una comunità che ha a cuore il bene comune.

Oggi la situazione è ben diversa. La riapertura delle scuole vede un congestionarsi del traffico nella zona di viale Kennedy che nel raggio di pochi metri accoglie sei plessi scolastici, dalla materna alle superiori. E’ più che evidente che la viabilità risulterà ingestibile, sia per i residenti che debbono recarsi al lavoro, sia per i genitori che accompagnano i propri bambini a scuole. Oltretutto c’è da chiedersi se in una zona a così alta densità abitativa, la congestione del traffico e della mobilità, delle bancarelle a ridosso degli ingressi dei palazzi possano ostacolare se non rendere impossibile l’acceso ai mezzi di primo soccorso e di emergenza, Comunque determinarne un grave rallentamento, a volte vitale. Il sindaco Castelli decide, non si confronta con gli esercenti, con i cittadini, non prende in considerazione la proposta che tanti del quartiere di Porta Maggiore hanno sottoscritto, per il recupero del mercato coperto, spazio abbandonato e dimenticato sebbene costruito con i soldi di tutti gli ascolani.

Per non parlare di una superficiale e inefficace programmazione dei lavori pubblici che porta addirittura ad effettuare lavori di asfaltatura in zona San Filippo subito dopo l’apertura dell’anno scolastico 2016/2017 con conseguenti disagi per i tanti cittadini ed utenti viaggiatori della nostra città! Bastava in questo caso ridurre parzialmente i gravi disagi anticipando l’intervento in questione di quindici giorni tenendo conto ovviamente della chiusura ormai da molte settimane del Ponte di S. Filippo a causa dei lavori di ristrutturazione”. 

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