Monticelli, Palatroni pensa in grande: "Un impianto moderno nel nostro quartiere"

Si è tuffato nella nuova avventura alla guida del Monticelli carico di entusiasmo il neo presidente biancazzurro Piero Palatroni, in passato anche azionista dell’Ascoli Picchio.

Presidente, soddisfatto di queste prime settimane di lavoro?

“Sì, posso ritenermi soddisfatto. Siamo partiti da zero, non avevamo praticamente nulla. Vogliamo ridare fiducia a tutti quelli che non ne avevano nei confronti del Monticelli, questo è il nostro primo obiettivo. Lavoriamo pensando al futuro, sulla base di un progetto almeno triennale”.

Quale sarà il prossimo passo?

“Il prossimo passo che faremo sarà quello di trasformare il club da associazione sportiva a società. U passo per noi molto importante”.

Peccato che il Monticelli non abbia un impianto in cui giocare.

“Spero che il prossimo anno possiamo tornare a giocare le partite casalinghe a Monticelli. Insieme all’amministrazione comunale stiamo portando avanti un progetto che prevede l’eliminazione del velodromo e l’ampliamento del campo con finanziamenti privati e pubblici. Noi siamo pronti a fare la nostra parte”.

Intanto domenica la squadra ha ottenuto un buon pareggio sul campo del Castelfidardo.

“Considerando che ci mancavano ben 5 giocatori e che abbiamo giocato quasi tutto il secondo tempo in 10 è stato un ottimo risultato. La squadra mi ha dato segnali incoraggianti. Peccato per la terna arbitrale che non è stata all’altezza. In settimana ci faremo sentire, vogliamo essere considerati al pari delle altre società. Il Monticelli merita rispetto”.

Ha intenzione di instaurare un rapporto di collaborazione con l’Ascoli Picchio?

“Certamente, siamo a totale disposizione della società bianconera. Siamo pronti a far crescere i giovani dell’Ascoli nel nostro club. Con Bellini sono rimasto in ottimi rapporti. Nei prossimi giorni incontrerà l’amministratore unico Cardinaletti”. 


Articolo Precedente

L'approfonDimento: esordio ok per il Monticelli, delirio nel derby Vastese-Chieti

Articolo Successivo

Paralimpiadi 2016, a Rio gli 'ascolani' Assunta Legnante e Ruud Koutiki