Morì folgorata a Castignano, 3 persone accusate di omicidio colposo

Il sostituto procuratore della Repubblica di Ascoli Piceno Umberto Monti ha inviato avvisi di conclusione delle indagini a tre persone accusate di omicidio colposo in relazione al decesso di Carla Benigni, una giovane mamma di Castignano, morta folgorata il 13 agosto 2015.

Si tratta del proprietario della palazzina dove è avvenuta la tragedia, del legale rappresentante e del direttore dei lavori della ditta che nel 2009 istallò un cantiere, non smantellato sebbene fossero trascorsi sei anni dall’inizio lavori di ristrutturazione, mai ultimati.

La donna fu trovata esanime a terra (guarda qui) . L’autopsia stabilì che il decesso non era riconducibile ad un malore o all’impatto con il terreno dopo una caduta, ma a causa di una dispersione anomala di energia elettrica che ha coinvolto tutti i discendenti. Nella parte posteriore dell’immobile c’era infatti un cavo elettrico che sembrava vetusto, ma che invece portava corrente, rilasciata ad un discendente che, toccato dalla donna, l’ha uccisa.

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