Morti a Rigopiano, lacrime e rabbia al funerale di Paola e Marco

CASTIGNANO –  Lacrime, dolore e rabbia nelle Marche che oggi hanno dato l’ultimo saluto a tre delle loro sei vittime, su 29 dell’Hotel Rigopiano. Nella chiesa di Sant’Egidio di Castignano stracolma, davanti alla corona del presidente Mattarella e alle due bare allineate di Marco Vagnarelli, 44 anni, operaio della Whirlpool, e della sua compagna Paola Tomassini, 46 anni, barista all’Autogrill, il parroco don Tiziano Napoleoni ha cercato di rasserenare il suo
‘gregge’ ammutolito di fronte alla tragedia.

Ma poi, come se non riuscisse più a trattenersi, ha dato voce a quello che pensano gli amici e i familiari delle vittime e, forse, tutta l’Italia: “Non si può morire di turbina” ha detto, riferendosi a quella che avrebbe dovuto liberare la strada verso valle, permettendo alle persone di andarsene dall’hotel prima della slavina.

“La nostra parrocchia di Castignano ha la turbina e noi siamo poco sopra il livello del mare, non ai piedi del Gran Sasso. Chiedo con tutto il cuore a chi di dovere: questi soldi, spendiamoli per le cose che servono, non sciupateli, non ve li magnate”.  Quelle di Marco e Paola sono “due morti inutili, bisogna fare in modo che siamo le ultime. Basta, siamo stanchi”.

Poi in un crescendo, il parroco ha ammesso di provare “rabbia” e
non misericordia: chi governa dovrebbe agire “come un padre di
famiglia. L’altro giorno ho sentito che c’è un parco macchine della protezione civile ferme per la burocrazia”. E al “padre che ci governa chiedo in ginocchio: spendiamo questi soldi, aiutateci”.

A Pioraco (Macerata), dove le chiese sono inagibili per il sisma, i funerali di Emanuele Bonifazi, 31enne receptionist di Rigopiano, sono stati celebrati in una palestra. Il vescovo di Camerino mons. Francesco Brugnaro ha citato Galilei: “Per carpire i segreti della natura dobbiamo obbedirle. Occorre un esercizio di responsabilità verso noi stessi, la comunità e la natura, che non vada più a produrre ciò che fa nascere le lacrime”.

Domani Castelraimondo (Macerata), dirà addio a Marco Tanda,
26 anni da compiere a breve, pilota di Ryanair, morto sotto le
macerie insieme alla fidanzata abruzzese Jessica Tinari. E a
Chieti saranno celebrati i funerali di Domenico Di Michelangelo,
agente di polizia, e della moglie Marina Serraiocco, i genitori
di Samuele, 7 anni, scampato alla sciagura. Di origini
abruzzesi, abitavano a Osimo (Ancona). i inutili,
bisogna fare in modo che siamo le ultime. Basta, siamo stanchi”.
Poi in un crescendo, il parroco ha ammesso di provare “rabbia” e
non misericordia: chi governa dovrebbe agire “come un padre di
famiglia. L’altro giorno ho sentito che c’e’ un parco macchine
della protezione civile ferme per la burocrazia”. E al “padre
che ci governa chiedo in ginocchio: spendiamo questi soldi,
aiutateci”.
A Pioraco (Macerata), dove le chiese sono inagibili per il
sisma, i funerali di Emanuele Bonifazi, 31enne receptionist di
Rigopiano, sono stati celebrati in una palestra. Il vescovo di
Camerino mons.Francesco Brugnaro ha citato Galilei: “per carpire
i segreti della natura dobbiamo obbedirle. Occorre un esercizio
di responsabilita’ verso noi stessi, la comunita’ e la natura, che
non vada piu’ a produrre cio’ che fa nascere le lacrime”.
Domani Castelraimondo (Macerata), dira’ addio a Marco Tanda,
26 anni da compiere a breve, pilota di Ryanair, morto sotto le
macerie insieme alla fidanzata abruzzese Jessica Tinari. E a
Chieti saranno celebrati i funerali di Domenico Di Michelangelo,
agente di polizia, e della moglie Marina Serraiocco, i genitori
di Samuele, 7 anni, scampato alla sciagura. Di origini
abruzzesi, abitavano a Osimo (Ancona).

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