Movimento 5 Stelle a Gentiloni: “Si dichiari emergenza idrica per Ascoli e Fermo”

“A causa delle scarse precipitazioni della scorsa estate ma anche del sisma 2016, che ha ridotto la portata delle sorgenti esistenti del 40%, rischiano di restate senza acqua almeno 300 mila cittadini – premettono-. Ad aggravare la situazione è un uso smodato delle risorse idriche in quanto si approfitta dell’esenzione dal pagamento delle bollette dell’acqua da parte della popolazione. La Ciip, l’azienda che si occupa degli acquedotti della zona, ha dovuto decidere la chiusura dei rubinetti dalle 23.30 alle 6.30 a partire dal 13 novembre 2017 sia per sensibilizzare i cittadini in un periodo in cui la natura è stata molto avara di piogge, sia per risparmiare l’acqua che scarseggia”. In realtà la Ciip non ha poi mai chiuso i rubinetti, rivedendosi della scelta iniziale. I grillini chiedono dunque il medesimo trattamento di Pesaro Urbino anche per Ascoli e Fermo. “Nonostante queste evidenti problematiche alla provincia di Ascoli Piceno non è stato riconosciuto lo stato di emergenza idrica come invece è successo nella provincia di Pesaro Urbino – concludono-. Il Consiglio dei ministri ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza nel territorio della provincia di Pesaro e Urbino al fine di fronteggiare con mezzi e poteri straordinari la crisi idrica determinata da un lungo periodo di siccità. Chiediamo se il governo sia a conoscenza dei fatti sopra esposti e se intenda assumere iniziative per dichiarare lo stato di emergenza idrica anche nella provincia di Ascoli e Fermo”.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

"O tutti o nessuno", la risposta di De Vecchis all'esclusione dalla riunione sul project

Articolo Successivo

Arriva la banda larga, nel 2018 i lavori. Convenzione con Infratel