Muzi: “Mi sono dimesso perché non sono incollato alla poltrona”

“Chi agognava da tempo la mia decadenza, il noto stratega nostrano Valerio Pignotti, dotato di un acume politico che avrebbe reso invidioso anche Andreotti, ora dovrà dimostrare tanta abilità e lungimiranza per garantire a Forza Italia di riconfermare alla Presidenza della commissione un altro membro del partito”

 

di STEFANO MUZI – consigliere comunale di Forza Italia

SAN BENEDETTO DEL TRONTO“Nella mattinata di mercoledì mattina ho protocollato le mie dimissioni, con effetto immediato, dalla carica di Presidente della V Commissione consiliare, quella dei Lavori Pubblici e dell’Ambiente, prima che l’argomento fosse affrontato e discusso dalla conferenza dei capigruppo.

Tutto nasce dalla decisione unilaterale del Capogruppo di Forza Italia di rimuovere la mia figura come membro della suddetta commissione, lasciando così spazio a più interpretazioni sulla legittimità della mia permanenza come presidente della commissione consiliare, indicato per mezzo di un sistema elettivo in seno alla stessa.

Per non creare imbarazzi alla maggioranza, che per dirimere la vicenda avrebbe dovuto portare l’argomento come ordine del giorno in discussione nella prossima assise consiliare, e per soffocare possibili tentativi di strumentalizzazione politica della mia persona, ho deciso di dimettermi dalla carica di presidente, non essendo incollato alla poltrona ed avendo gli attributi per maturare e porre in essere tale scelta, che non condizionerà per nulla il mio impegno futuro per l’azione amministrativa a favore di San Benedetto.

Chi agognava da tempo la mia decadenza, Il noto stratega nostrano Valerio Pignotti, dotato di un acume politico che avrebbe reso invidioso anche Andreotti, ora dovrà dimostrare tanta abilità e lungimiranza per garantire a Forza Italia di riconfermare alla Presidenza della commissione un altro membro del partito. Se così non fosse, dopo lo scivolone alle elezioni provinciali, in cui non è stato eletto, ed il mancato assessorato comunale che più volte ha rivendicato, inanellerebbe il terzo insuccesso, in appena un anno da capogruppo, che farebbe intervenire per cause di forza maggiore, i vertici nazionali azzurri. L’unico decaduto per sfiducia al momento è soltanto l’ex candidato a sindaco, perdente, Bruno Gabrielli, a cui auguro di sostituirmi come Presidente della commissione, numeri permettendo”.

 

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