"No, caro Matteo", ecco la lettera aperta del sindaco Castelli a Renzi

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Dal referendum costituzionale ai tagli ai Comuni, dalla spending review al difficile mestiere di sindaco, sempre più esposto alle intimidazioni.

Sono solo alcuni dei temi attorno ai quali ruota la lettera aperta che il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli ha scritto al premier Matteo Renzi: “No, caro Matteo” e” il titolo dell’e-book (Edizioni d”Este) in cui il primo cittadino si rivolge direttamente al ”sindaco d”Italia”.

Una lettera aperta nella quale Castelli rivendica l’autonomia dei Comuni, chiede di rimettere al centro le città, analizza “segnali” preoccupanti. A partire dal referendum costituzionale: “Voglio guardare questa riforma da sindaco – scrive Castelli – e da sindaco dico che la Nuova costituzione crea una ferita indelebile nella possibilità di rafforzare quella relazione fondamentale tra cittadini e istituzioni. La ferita che si apre è quella dell”impossibilita’ di ridare autonomia ai territori. E”la fine della sussidiarietà”. 

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