Nomina di Cava, Udc e API minacciano il ricorso alla Corte dei conti

Pubblichiamo un comunicato stampa firmato da Fabio Bagalini, coordinatore comunale dell’Udc, e Gianfilippo Fortuna, referente dell’API

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In merito alla illegittima ed inopportuna nomina del capo di gabinetto ufficio staff del sindaco ebbi a ricevere da Luigi Cava in data 27.09.2016, tale commento su Facebook: “L’accertamento dell’impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili all’interno del Comune è stato fatto con una richiesta indirizzata a tutti i Dirigenti con una lettera inviata dal Segretario Generale dell’ente Edoardo Antuono. E’ stato esposto un avviso interno per cinque giorni per raccogliere la manifestazione di interesse da parte del personale interno per tale ruolo con esito negativo“.

Queste affermazioni non solo non corrispondono alla verità dei fatti, ma denotano anche una scarsa conoscenza di regolamenti e procedure, che in maniera del tutto strumentale ed opportunistica sono state utilizzate per mascherare scelte politiche di natura clientelare.

Nessun avviso pubblico interno è stato esposto per cinque giorni, come sostenuto, anche perché la normativa a cui si è fatto riferimento non lo prevede. Infatti la comunicazione del 25.07.2016, del segretario generale, inviata a tutti i dirigenti, individuava l’istituto da utilizzare, ovvero quello della
“mobilità intersettoriale temporanea con deroga”.

La stessa comunicazione del segretario generale indicava espressamente come principio di riferimento quello dell’economicità dell’azione amministrativa con scelta da effettuarsi prioritariamente con personale interno. Ciò non si è verificato affatto.
Inoltre non è vero che l’accertamento dell’impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili all’interno del Comune sia stato negativo.

Infatti esistono almeno due chiare manifestazioni di interesse, di cui una inviata con e mail, direttamente al sindaco ed al segretario generale, del 28.07.2016, rispettivamente alle ore12,25 ed alle ore 11,47, di cui non solo non si è voluto tener conto, ma addirittura sono state “dimenticate“ e/o “cestinate“.

Allora a quale criterio di economicità si voleva far riferimento e quale valorizzazione del personale interno e’ stata perseguita?
Alla luce dei fatti noi Udc-Popolari-Laici ed API confermiamo che anche tale nomina, oltre che essere inopportuna ed illeggittima risponde, ancora una volta, ad una logica di pura spartizione degli incarichi all’interno delle forze politiche espresse dall’attuale maggioranza, degna del peggior manuale “Cencelli”, e come sempre a spese della collettivitaà (30mila euro annali , circa,  impegnati per la nomina chi li paga? ).

Per Noi la Politica, in uno spirito di servizio, dovrebbe impegnarsi per risolvere questioni di interesse e carattere generale e non quelle personali/individuali. E’ questione di coerenza, trasparenza e legalità.

Alcuna discontinuità di metodo e programmi rispetto alla precedente esperienza ammnistrativa del centrosinistra. Se personale interno, formato ed aggiornato nel tempo con soldi pubblici, non viene ritenuto adeguato per il ruolo di capo ufficio staff del sindaco, ci chiediamo di rendere pubblico il curriculuum professionale del nominato, almeno per attestarne le qualifiche meritorie. Alla luce della violazione del regolamento comunale e per evitare il ricorso alla Corte dei conti, a tutela dell’ente comune, chiediamo il ritiro della della determina sindacale di nomina.


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