Non distrarsi dalle provocazioni e rimanere uniti per coronare un sogno

Come un fulmine a ciel sereno, questo pomeriggio è arrivata la notizia da parte del CASMS di adottare un provvedimento di restrizione nei confronti della tifoseria dell’Ascoli. Nella riunione si è deciso di punire i tifosi bianconeri con la chiusura della Curva Sud (potranno accedere solo gli abbonati), mentre per gli altri settori sarà necessaria la tessera del tifoso. Vietate inoltre le prossime tre trasferte di Gubbio,Pontedera e Forlì. L’Osservatorio ha ritenuto colpevoli i tifosi bianconeri di comportamenti violenti, e da ultimo, gli scontri nella trasferta di Pisa sono risultati fatali. In attesa della decisione definitiva, che sarà presa dalle Autorità provinciali di Pubblica sicurezza, la tifoseria del Picchio è in fermento.

TRATTAMENTO SPROPOSITATO- Anche mettendoci dalla parte di coloro che cercano di mantenere la sicurezza a livello nazionale nelle manifestazioni sportive, rimane difficile capire il perché di una così spropositata e severa pena nei confronti dei tifosi dell’Ascoli. 3 trasferte vietate sono un’ingiustizia forse più unica che rara. Rimane anche la perplessità di come questo divieto sia arrivato, visto che la prevendita era iniziata già da martedì pomeriggio. Altresì, va fatta netta distinzione tra i fatti che accadono nell’ambito della Lega Pro, e quindi il caso del recupero Reggiana-Pisa o il voto dell’Ascoli non accettato in assemblea, con le decisioni prese dall’Osservatorio Nazionale (Ministero dell’Interno). Quest’ultimo rimanendo solo nel contesto della Lega Pro, si è mostrato poco efficiente nel gestire alcune situazioni durante il campionato. Basti pensare alla classificazione di “gara a rischio” per la partita Pro Piacenza-Ascoli, nella quale non è stata attivata l’iniziativa “Porta un amico”. Mentre in altre gare, dove comunque il rischio era medio-alto (Teramo e Pisa), l’Osservatorio ha classificato tali gare come non a rischio. Cosa anche giusta, ma la risicata presenza delle forze dell’ordine nel primo caso e la mancanza di piani di sicurezza all’altezza nell’altro, hanno fatto in modo che episodi violenti si venissero a creare con maggiore facilità. Prevenire è meglio che curare diceva un vecchio detto.

PROVOCAZIONI- Ve lo avevamo già anticipato quando il giornale “La Gazzetta di Reggio”aveva lanciato l’accusa verso i bianconeri di ricevere favori arbitrali. L’Ascoli deve essere più forte di queste illazioni gratuite che ormai giungono da tutte le parti. La società sicuramente saprà gestire la situazione nel migliore dei modi, ma sta anche alla tifoseria rimanere unita per la causa Ascoli Picchio. Basta rispondere alle provocazioni delle tifoserie avversarie per pensare solo al destino dell’Ascoli: questo l’imperativo. Dunque invitiamo tutti i supporter bianconeri a sottoscrivere la tessera del tifoso (costo 10 euro) per dare, ancora una volta, dimostrazione di forza nei confronti dei poteri forti di questo calcio.


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