“Oh-live”, al via la mostra mercato e il progetto di promozione di Ascoli della Cna

ASCOLI – Sabato è stata inaugurata sabato la mostra-mercato per la presentazione del progetto OH-LIVE presso il negozio People di Corso Mazzini 116 ad Ascoli Piceno, con grande affluenza di pubblico.

Il progetto promosso dalla Wudawu azienda di produzione artigianale di borse e accessori, punta alla creazione di un marchio per il territorio. Non un marchio di un’azienda, ma un marchio che contraddistingue un territorio e lo promuove con una ideazione e selezione di prodotti, realizzati da artigiani e imprese locali. Un’identità forte, ispirata ad un semplice frutto, che parla di una tradizione e della sua gente, in maniera trasversale e coinvolgente, spaziando dalla moda, al cibo, all’oggettistica e al design.

L’oliva come filo conduttore di oggetti identificati da un microchip all’interno delle etichette e che rimandano al sito www.picenochebello.it realizzato dalla Cna di Ascoli Piceno, per promuovere itinerari turistici e valorizzare le tradizioni e i prodotti locali, affinché il cliente possa, ovunque egli sia, ritornare ai luoghi visitati. Il progetto tenta, quindi, di superare due barriere: quello delle eccellenze artigianali il cui limite dimensionale non permette di sviluppare un volume da affari adeguato, né aggredire con efficacia i mercati internazionali, e quello della promozione di un territorio che può offrire molto ad un visitatore al momento scarsamente informato.

Il connubio fra le aziende Wudawu e People consiste proprio nel selezionare le abilità artigianali locali, inserendole in un contesto uniforme, per creare una linea di prodotti ricercata, ma al tempo strettamente legata alle tradizioni. Innovazione quindi, nella comunicazione e nei mezzi, tradizione nel recupero delle immagini e degli oggetti. “Abbiamo realizzato questo primo evento per testare l’idea con i nostri concittadini, e mi sembra che abbiamo superato bene la prova – spiega Arianna Trillini, titolare della Wudawu – e i visitatori hanno molto apprezzato l’oliva in legno dipinta a mano dal mio amico Luciano, utilizzato come ciondolo di una serie di collane o le ironiche T-shirt: un modo diverso, simpatico e accattivante, per assaporare l’oliva, perché le olive stanno bene dappertutto”.

“Il progetto – è il commento di Francesco Balloni, direttore della Cna Picena – è finalizzato alla promozione turistica attraverso la duttilità di un simbolo strettamente legato al Piceno, vede la realizzazione di prodotti rigorosamente artigianali, concepiti in maniera trasversale spaziando dalla moda, al cibo, al design. A questo si aggiunge la promozione in toto del territorio grazie ai percorsi turistici e la vetrina delle imprese che la Cna di Ascoli sta realizzando nel portale Picenochebello”.

“Ciò che vogliamo realizzare sono prodotti e souvenir di grande appeal, destinati principalmente al turista, che lo accompagnino nel suo ritorno a casa, ma che con un semplice link lo facciano tornare da noi – aggiunge Patrizia Leanza, titolare del negozio People – Anche noi commercianti, in un periodo di crisi, dobbiamo fare costante ricerca per proporre alternative valide affinché il commercio nel centro città possa differenziarsi dalle vendite uniformate. Da qui il connubio fra le due realtà, artigianato e commercio, creatività e sensibilità di vendita, affinché si crei un’unione finalizzata allo sviluppo di Ascoli, fuori dai confini cittadini”. Concetto di valorizzazione ribadito da Luigi Passaretti, presidente della Cna Picena: “L’azione sul centro storico è strategica per la città ma anche per tutta la provincia e non può prescindere da un sistema integrato che si avvalga sia del saper fare artigiano che delle potenzialità dei nuovi canali di comunicazione”.

Alla realizzazione del progetto hanno aderito: Wudawu, People, Krealegno, Dienpi, Mito, Luciano Arreda, Barbara Tomassini, Agorà, L’assalto ai Forni, SailorMax.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Gli alunni di Appignano fanno riscoprire il borgo cittadino

Articolo Successivo

Restaurato il dipinto “Annunciazione” della chiesa di Arquata