Orsolini: "Per chi tifavo da piccolo? Sempre e solo Ascoli"

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Il talentuoso esterno classe ’97 Riccardo Orsolini ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Riportiamo alcuni stralci.

“Il primo anno con il pallone a tre anni. Papà mi ha portato nel campetto dietro casa a Rotella per farmi fare fare un po’ di tiri in porta. Non ho più smesso. Sono nato con il pallone fra i piedi e ci morirà anche. L’inizio con il Castignano. Poi a 7 anni sono entrato nel settore giovanile dell’Ascoli e ho fatto la trafila sino alla Prima squadra. A 17 anni ho debuttato in Lega Pro. Per migliorare nella fase difensiva durante gli allenamenti mi schieravo terzino. Per fortuna in partita sono all’ala. 

Da piccolo per chi tifava? Sempre e solo Ascoli. Da piccolo volevo giocare con la squadra della mia città. Ora vedere tanti bambini che a fine partita mi chiedono l’autografo è la gratificazione più bella. Mi sento ancora uno di loro. Già dopo il debutto avevo notato come in giro e a scuola mi guardassero in modo diverse. Adesso in tanti si avvicinano e mi cercano. Prima non mi calcolavano, adesso tutti amici. Ma io gestisco la popolarità ricordando  chi mi vuole bene davvero. La mia famiglia e gli amici di infanzia (….). Appena sento parlare di me in tv, cambio canale. Ho staccato il telefono e quando l’ho riacceso c’erano più di 500 messaggi solo su Whatsapp che mi chiedevano se vado alla Juventus. Dopo le voci sul Milan mi sono nascosto in casa a giocare alla Playstation con il mio migliore amico Mattia”. 

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